Regia di Max Chicco vedi scheda film
E' una piccola rivelazione il film indipendente di Chicco. Segue le convenzioni americane del thriller claustofobico sia a livello stilistico, concentrandosi sulle tensioni crescenti dei personaggi costretti nell'amena prigione irachena per sorvegliare un detenuto ignoto; sia narrativamente, dove la situazione sembra poter prolungarsi all'infinito fino al rovesciamento finale. La rivelazione sta nella bravura di Chicco a costruire un'ambiente inquietante, in cui, causa il totale isolamento dei due protagonisti, ogni altra presenza è inizialmente percepita come malvagia e pericolosa. Giuste inquadrature, scenografia e fotografia artificiose e "finte" e un buon livello di recitazione ad un risultato senz'altro gradevole. Se da un lato, inoltre, si tenta di approfondire il contenuto di puro intrattenimento di un thriller di finzione tentando una riflessione etico-sociologica, dall'altro lato la discreta prevedibilità del finale mina la completezza qualitativa del film, sebbene il suo intento sia largamente appoggiabile.
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