Regia di John Ford vedi scheda film
Viaggio di ritorno di un popolo indiano oppresso (i Cheyenne) dalla riserva alla terra d'origine...Film dalla parte dei pellirossa che sembra quasi girato da un ottimo John Ford per riabilitarsi dalle (infondate) accuse di razzismo che aveva ricevuto per SENTIERI SELVAGGI (che in realtà se si capisce bene il senso del film che parla della solitudine di un uomo che ha avuto una vita rovinata da ideologie sbagliate e decide per questo di rimaner solo è tutt'altro che razzista!) o OMBRE ROSSE (dove gli indiani erano sì cattivi ma magari il regista non voleva fare affatto un discorso razzista ma solo infischiarsene e dare al cattivo un volto qualunque e creare un semplice western avventuroso -un pò la stessa cosa del recente IO VI TROVERO', accusato a torto di razzismo!-). IL GRANDE SENTIERO comunque è anche spettacolare e la sua lunghezza non è fastidiosa perché il racconto è epico ed avventuroso. Alcune parti iniziali ambientate tra i militari sono pure ironiche e simpatiche. Bella la presa di coscienza di alcuni bianchi nei confronti delle ragioni degli indiani. Il tutto è tratteggiato con ottimi risvolti psicologici. Un grande film!!!
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