Regia di John Ford vedi scheda film
Spero che il vecchio John non si offenda troppo da lassù....Amo molto John Ford,un regista capace di raccontare storie come pochi altri e capace di creare un immaginario collettivo con molti suoi western.Purtroppo questo suo ultimo western di grandi ambizioni non regge il confronto con gli altri suoi capolavori del passato.E'importante per il discorso politico revisionista che fa(in Ombre rosse i nativi americani erano poco più che barbari,qui sono un popolo civilizzato preso in giro dalla politica dei bianchi) ma il film più che un affresco epico di un popolo e del suo doloroso viaggio alla ricerca di un posto dove vivere in pace assomiglia quasi a un polpettone televisivo.Ha un ritmo lento,una durata quasi esagerata(quasi 3 ore),un intermezzo comico di dubbia utilità alla bisogna in cui James Stewart gigioneggia nella parte di Wyatt Earp(come ti demolisco uno dei miti della frontiera americana).E'farraginoso e non appassiona.Del tutto negativo quindi?No,ci sono indubbi pregi formali che salvano la baracca,da una fofografia a colori splendida,al cast all star che si presta e che è sempre un piacere vedere.E poi ci sono quegli sconfinati spazi aperti a cui il vecchio John ci aveva oramai abituato,carichi della loro solitudine e della loro poesia...
usato quasi come caratterista comico
affidabile come sempre
non male
bravo come al solito
dirige il suo ultimo western...purtroppo il risultato non è pari all'ambizione
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