I Cheyenne non ce la fanno più a sopravvivere nelle terre desolate e malsane dove sono stati confinati. Iniziano quindi una marcia di oltre duemila chilometri per tornare alla terra degli antenati. Decimati dalla fame e dalle fatiche, vengono raggiunti dal capitano Thomas Archer e dai suoi soldati. Comincia una difficile trattativa...
Note
Il western testamento del grande Ford è un film "politico" molto più sincero e innovatore di altri che negli anni seguenti si vollero far passare a favore degli indiani. Dopo la parentesi claustrofobica di "L'uomo che uccise Liberty Valance", l'ultima concessione dello sguardo inconfondibile di Ford verso i grandi spazi della natura americana.
John Ford si è sempre dimostrato un regista di talento, ed anche in questo che è uno dei suoi ultimi film,indubbiamente non il migliore, riesce comunque a girare una storia accattivante con la consueta capacità di fondere bellezza delle immagini e capacità di tenere lo spettatore attaccato alla sedia dall'inizio alla fine
Un filmetto giusto per lavarsi un po' la coscienza. Il tutto è un niente di che. Incomprensibile la scena con James Stewart. Spettacolari i paesaggi e, come in quasi ogni western che si rispetti, incommensurabile la resistenza di uomini e animali all’assenza di cibo e acqua… Voto 4,5
1878 : gli ultimi elementi della tribù Cheyenne fuggono dall' inospitale riserva in cui sono stati confinati per tornare nelle terre dei loro avi .... E' l' ultimo western della sterminata filmografia del grande John Ford , ma non è certo uno dei migliori . Da tanti infatti è considerato solo un tardivo atto di scuse riparatorie verso le tribù pellirosse , spesso… leggi tutto
Pochi mettono in evidenza – o se ne accorgono proprio – del sincero pacifismo di Ford. Anche in questo film la guerra viene mostrata come un massacro assurdo e inutile, reso possibile da pochissimi guerrafondai presenti in entrambe le parti. Qui ci si mette inoltre anche l'ottusità dei generali che popolano gli uffici del ministero. Certo, siamo lontani dal pacifismo rabbioso… leggi tutto
Stanchi e delusi dal governo di Washington per le mancate promesse, gli indiani Cheyenne decidono di lasciare la riserva e dirigersi verso le terre dei propri antenati, quelle che loro chiamano “la terra dei Cheyenne”. La cavalleria li insegue, per cui una cinquantina di guerrieri si stacca dalla tribù per fermare i soldati. E’ guerra. Parlamento e militari si…
Un John Ford all'epilogo della sua lunga carriera riesce comunque ancora a trasmettere la grande passione per l'epica del racconto, in questo caso seguendo la diaspora di un gruppo di indiani che sceglie di lasciare le riserve in cui sono stati confinati per tornare alle proprie terre. Ovviamente ciò scatenerà le inevitabili,tragiche conseguenze. Un film di grandi paesaggi ma un…
1878 : gli ultimi elementi della tribù Cheyenne fuggono dall' inospitale riserva in cui sono stati confinati per tornare nelle terre dei loro avi .... E' l' ultimo western della sterminata filmografia del grande John Ford , ma non è certo uno dei migliori . Da tanti infatti è considerato solo un tardivo atto di scuse riparatorie verso le tribù pellirosse , spesso…
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Commenti (3) vedi tutti
John Ford si è sempre dimostrato un regista di talento, ed anche in questo che è uno dei suoi ultimi film,indubbiamente non il migliore, riesce comunque a girare una storia accattivante con la consueta capacità di fondere bellezza delle immagini e capacità di tenere lo spettatore attaccato alla sedia dall'inizio alla fine
leggi la recensione completa di galavernaBella storia ma troppo sfilacciata .....
leggi la recensione completa di daniele64Un filmetto giusto per lavarsi un po' la coscienza. Il tutto è un niente di che. Incomprensibile la scena con James Stewart. Spettacolari i paesaggi e, come in quasi ogni western che si rispetti, incommensurabile la resistenza di uomini e animali all’assenza di cibo e acqua… Voto 4,5
commento di Brady