Regia di Roger Corman vedi scheda film
È nella proverbiale spontaneità di questo cinema, in cui i personaggi pullulano di parole e l’exploitation è solo di superficie, che la necessità si trasforma in vera virtù. Il film è schietto, verboso, incapace di empatia eppure dotato di una sottilissima implicazione morale. Il climax di isterismo comunque c’è tutto e le apparizioni della donna vespa, per quanto goffe e datate, restano impresse.
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