Regia di Malcolm D. Lee vedi scheda film
Chicago, 1978. Chiude la pista di pattinaggio storica del quartiere di South Side. E così Xavier, detto X, e i suoi amici afroamericani, tutti ragazzi appassionati dei pattini a rotelle, sono costretti a trasferirsi in centro, alla Sweetwater Roller nel North Side. Dove la fa da padrone e da campione imbattuto Sweetness, sex symbol e re della roller disco, sorta di ballo competitivo con figure sui pattini. Il confronto inevitabile con lui, per la gara annuale, non è che uno dei problemi di X, adolescente alle prese con la sorda assenza della madre morta e un padre impreparato alla perdita. Con più di un occhio al meraviglioso Crooklyn di Spike Lee, la commedia drammatica di Malcolm D. Lee è molto più di un film promozionale di una moda vintage, anche se si appoggia spesso ad una comicità black di stampo televisivo. Esprime sì apertamente una forte nostalgia per il setting anni ’70 (dalle fibre sintetiche al lancio dei gavettoni) ma si muove con grazia tra dinamiche familiari ed elaborazione del lutto, per esaltare al massimo il glamour e l’energia dello skating jam. Irresistibile il gruppo di protagonisti del ghetto, per i quali i Bee Gees (leggi: la disco bianca) sarebbero un’infezione sessuale: la miscela sapiente di coreografie su skate e disco music da antologia.
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