La vita all'interno della grande Chartreuse, il monastero nelle Alpi francesi, dove vivono i monaci certosini con la loro regola suprema che prevede il distacco più assoluto dal mondo.
Note
Il silenzio è (l'oro) dei nostri giorni, e così anche la sete di spiritualità - trasversale alle religioni - e l'anelito a una ritrovata semplicità: l'austerità di ambienti essenziali di legno e pietra, l'aspetto infantile e candido dei monaci ripresi a giocare sulla neve, i dettagli della loro umile, gloriosa routine di lavoro ricordano il Rossellini di _ Francesco, giullare di Dio_. Solo alcune didascalie ripetute - passi da testi sacri che rimandano a povertà e umiltà - interrompono qua e là la contemplazione di quest'oggetto unico e davvero irripetibile (tra le clausole dell'accordo c'è quella per cui nessun altro film potrà essere girato in quei luoghi). Un saggio filosofico sulla densità del tempo, un'esperienza inspiegabile, incomparabile e necessaria.
"Il Grande Silenzio" (Die GroBe Stille) è un documento di rarissima assenza di tutto quel che concerne il 'cinema' in quanto tale. Un controsenso girare per mostrare e far partecipare lo spettatore (assolutamente preso da simil modo di introspezione silenziosa) a quello che è un 'mondo' fuori (in tutti i sensi) dal 'vivere' che noi (benpensanti...) sperimentiamo quotidianamente. Un… leggi tutto
Due novizi che entrano nel monastero francese dov'è ambientata la pellicola e fanno le loro promesse al Reverendo, i monaci che cantano le preghiere del mattino queste e pochr altre sono le parole "umane" pronunciate nel documentario di Groning; per il resto si odono solo suoni naturali, il vento e la neve, lo sfogliare dei libri sacri, il ronfare di una stufa, il suono delle campane che… leggi tutto
"documentario" si incentra su una visione "poeticizzante" della vita monastica.
Il tempo dilatato, il ritmo delle stagioni, il lavoro, la preghiera quotidiani vengono contrapposti alla vita estenuante dello spettatore. Un effigie di ciò che questo gruppo ristretto di uomini, vive rigorosamente al di fuori del mondo. La banalità del bene, si potrebbe riciclare. Ma è molta la… leggi tutto
Il Vaticano ha chiesto al governo di modificare il ddl Zan.
Secondo il Corriere ha inviato una richiesta formale in cui tira in ballo anche il documento che regola i rapporti con lo Stato…
- Da Leibniz a Heidegger poi altri a seguire, tutti a porsi la regina delle domande:
“ Perché l’Essere piuttosto che il nulla ?”
Nota: E’ vero, sarebbe maggiormente in linea…
Vuoti esistenziali o attonite gioie? L'immobilità spesso sottende dinamiche interiori che le immagini normali non saprebbero rendere, alla disperata ricerca della catarsi. Per dirla in termini plebei, le pellicole…
Ogni giorno passato a Venezia apre la mente. Salvo quando il tempo non ti annebbia la vista: anni fa, avevo coniato questo proverbio, di fronte alla… segue
DIE GROßE STILLE
Il giudizio critico relativo a Die große stille, Il grande silenzio (Philip Gröning, Germania, 2005) rischia fortemente una deriva moralistica, che si cercherà in tutte le maniere di limitare e, se possibile, evitare completamente.
Presentato a Venezia 2005, aToronto, a Rotterdam, premiato al Sundance Film Festival e alla Berlinale 2006... Quanto già di coerente…
"Il Grande Silenzio" (Die GroBe Stille) è un documento di rarissima assenza di tutto quel che concerne il 'cinema' in quanto tale. Un controsenso girare per mostrare e far partecipare lo spettatore (assolutamente preso da simil modo di introspezione silenziosa) a quello che è un 'mondo' fuori (in tutti i sensi) dal 'vivere' che noi (benpensanti...) sperimentiamo quotidianamente. Un…
Quando un artista supera sè stesso, per cogliere un attimo irripetibile. Quando una sequenza è inevitabile. E inevitabilmente dev'essere "... buona la prima!" Quando lo spettatore assiste ad…
È bene parlare solo quando si deve dire qualcosa che valga più del silenzio. Esiste un momento per tacere, così come esiste un momento per parlare. Nell’ordine, il momento di…
La storia è incredibile: 20 anni fa il regista tedesco Philip Groning aveva progettato di girare un documentario sul convento di frati certosini che vivono nel monastero della Grander Charteuse, sulle Alpi francesi. Nessuna risposta. Dopo dieci anni, il regista ci riprova. Ancora silenzio. Quindi, sedici anni dopo la nascita del progetto, arriva una risposta: "siamo pronti. Ma a…
Due novizi che entrano nel monastero francese dov'è ambientata la pellicola e fanno le loro promesse al Reverendo, i monaci che cantano le preghiere del mattino queste e pochr altre sono le parole "umane" pronunciate nel documentario di Groning; per il resto si odono solo suoni naturali, il vento e la neve, lo sfogliare dei libri sacri, il ronfare di una stufa, il suono delle campane che…
È volutamente in bianco nero l'immagine scelta per "iconizzare" questa taglist. Perché la montagna è insopprimibilmente antica e perché il cinema "di montagna" spesso ne mostra proprio questo lato, sia che si…
I sette film da ricordare tra quelli visti o rivisti in un anno solare. Poiché ho preso l’abitudine di annotare i film che vedo sia al cinema che in casa, provo a fissare quelli che mi hanno emozionato…
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Commenti (5) vedi tutti
Non è semplicemente vedere un film: è fare un'esperienza di vita. Poesia del cinema a servizio della coscienza.
commento di toal26"Il mut(u)o rapporto uomo-natura,in film sui tempi e sui modi della religione"
commento di rosarioin questi tempi rumorosi,ridondanti,sguaiati e superficiali un film necessario.Parola di ateo.
commento di quarantasettezzz… zzz… zzz…
commento di frapFreaks con una messinscena giansenista. Esercizi spirituali sub specie cinematografica. Grenoble è a un passo dal cielo. Alla bisogna.
commento di joseba