Regia di Richard Donner vedi scheda film
Richard Donner e Bruce Willis, entrambi in cerca di un rilancio dopo qualche prova opaca. Pur praticando sempre lo stesso campo da gioco (l’action e il poliziesco) questa volta cercano di modificare un po’ lo sport. Niente più machismo alla Arma letale o alla Die Hard, ma sbirri smunti e decadenti, avidi o in cerca di riscatto, figure vecchie dentro e fuori. La nuova formula funziona parecchio. Willis è un detective sul viale del tramonto che se dovesse fare un prelievo del sangue più che da un medico andrebbe in una distilleria. Il destino gli gioca un brutto scherzo. Ha infatti due ore per scortare il testimone Mos Def dalla prigione al tribunale (sedici isolati in tutto: i 16 Blocks del titolo originale), senza sapere che proprio il suo partner David Morse lo vorrebbe in aula solo orizzontale, possibilmente freddo. Un vero e proprio western metropolitano (c’è pure una diligenza-ambulanza), con un Willis sublime che fatica a reggersi in piedi e un Morse che non si capacita dell’atteggiamento dell’amico. A parte il colpo di scena che spiega tutto, il film ha una linearità e una regia cristalline, unità di tempo luogo e azione nel perimetro chiuso di una città zeppa di trappole. Quasi esemplare nella sua essenzialità.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta