Regia di Richard Donner vedi scheda film
C'è poco da fare: nella vita di un attore arriva prima o poi il momento nel quale s'impersona il ruolo di un vecchio stanco che decide orgogliosamente di riscattare la propria parabola discendente facendo la cosa giusta. E' capitato qualcosa di simile a Sylvester Stallone in "Copland", a Mickey Rourke in "The Wrestler" e chissà a quanti altri attori ancora. In "Solo 2 ore" è Bruce Willis a indossare le rughe e l'espressione sofferente del poliziotto anziano ed alcoolizzato che, con uno scatto d'orgoglio, decide di salvare la pelle ad un giovane delinquente che con la propria testimonianza rischia di far emergere la corruzione dilagante nella polizia newyorkese. Cosa dire di questo film? Richard Donner è un vecchio volpone della macchina da presa, sa benissimo come girare un film d'azione ("Arma letale" vi dice qualcosa?) e quali corde toccare per far scattare l'immedesimazione e l'empatia coi personaggi positivi e l'odio nei confronti di quelli negativi: il film è quindi ben diretto e discretamente godibile, con un ottimo Bruce Willis e un sempre bravo David Morse. Ovviamente la pellicola non è priva di difetti: si tratta di una storia (la caccia all'uomo innocente) già vista mille volte, le incongruenze e le inverosimiglianze si sprecano, i personaggi, sebbene ben delineati, sono tutti dei luoghi comuni (il vecchio stanco, il nero logorroico, il poliziotto corrotto). Nell'insieme, quindi, non aspettatevi un capolavoro, ma se siete appassionati di film d'azione "vecchio stampo", senza tanti virtuosismi ma con parecchia sostanza, date pure una chance al "vecchio" Bruce, alla sua barba di qualche giorno,alle sue rughe accentuate su un viso segnato da un passato incoffessabile... voto sufficiente.
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