Regia di Richard Donner vedi scheda film
Thriller d'azione che vede per la prima volta in collaborazione due specialisti del genere, "Solo due ore" è una piccola piacevole sorpresa: ambientato in una dimensione ridottissima di spazio e tempo ( le due ore del titolo italiano è il tempo reale in cui si svolge la vicenda, i "16 blocks" di quello originale sono gli isolati da percorrere per il poliziotto in disarmo e il giovane detenuto nero per giungere a destinazione), il film di Donner propone ancora una volta i tipi dello sbirro che sembra aver perso la fiducia in ogni cosa, a partire da se stesso, e il carcerato di buon cuore. La cosa interessante è il lavoro compiuto sui personaggi, che la buona qualità delle interpretazioni ( Willis qui è in una delle sue prove più convincenti e sfaccettate) sottolineano, e il grado di tensione che la regia riesce ad imprimere a questo noir camuffato da action movie, senza dimenticare le derivazioni dagli archetipi del western più tradizionale, a partire dal riscatto dell'eroe incrinato dalla disillusione e dall'alcool. Gustoso e saporito come un liquore ben stagionato, è un film d'azione confezionato alla vecchia maniera, con più attenzione al racconto, e minori sbracature possibili.
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