Regia di Richard Donner vedi scheda film
Il poliziotto ormai in declino Jack Mosley (Willis), divorziato, sottotono e dedito all’alcool, si ritrova a dover scortare un detenuto in tribunale; questi testimonierebbe contro alcuni colleghi di Jack per aver subito ingiusta violenza. Il problema incombe quando i due dovranno percorrere sedici isolati a New York in sole due ore con quei poliziotti alle calcagna, decisamente avversi a farsi distruggere la carriera. Scatta un’incessante caccia all’uomo, attraverso strade trafficate, vie degradate, autobus e case popolari.
Il buon thriller poliziesco-urbano di Donner rivisita gli stili e i ritmi del genere che trova in Die hard, e nell’Arma Letale dello stesso Donner i migliori rappresentanti. L’unità temporale e spaziale è qui mantenuta, utilizzando la sincronia tra tempo reale e rappresentato per enfatizzare il senso di precarietà della vicenda. La camera a mano segue sempre le prede e il bravo inseguitore David Morse, ma nasconde furbamente i trucchi dei due poliziotti rivali per commettere o sfuggire a un’imboscata; ne esce un prodotto tecnicamente buono per intrattenere, ma che si contiene in toni “soft” senza tentare di spingersi oltre, specie nelle scene adrenaliniche (cosa di cui un film d’azione può risentire): Mosley appare la versione pessimistica e meno empatica di John MacLane e si conosce troppo poco di lui anche per un po’ di compassione. Donner infine vorrebbe riflettere sul contrasto tra gli interessi personali dei poliziotti e il senso del dovere (che svela i motivi della caccia all’uomo), ma rimane abbastanza in superficie, senza (giustamente) impegnare una pellicola priva di grandi aspirazioni.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta