Regia di Spike Lee vedi scheda film
Piace e anche parecchio l'ultima fatica del grande Spike.Nonostante gli sia stato commissionato e non sia tutta farina del suo sacco Lee vi aggiunge a piccole dosi le sue inquietudini razziali su cui si basa gran parte della sua cinematografia,insistendo sul fatto che per la polizia l'abito fa sempre il monaco(e quindi anche la pelle nera è sinonimo di delinquenza).A parte questo il film si regge su personaggi strepitosi interpretati da attori in stato di grazia;Plummer disegna un personaggio di un'ambiguita'inquietante,Washington fa la parte di un negoziatore a prima vista sgangherato ma che ha tanto sale in zucca,la Foster(un po'inquartata) supporta il negoziatore cercando comunque di scavalcarlo per ordini poltici provenienti dall'alto,Dafoe con i suoi lineamenti marcati da'il volto giusto al capitano della polizia capace solo di far parlare le armi,Owen incarna alla perfezione la figura del ladro"gentiluomo" che ha elaborato un piano degno de I soliti ignoti.A parte qualche inverosimiglianza e qualche particolare della sceneggiatura non proprio chiaro Lee confeziona 120 minuti abbondanti di ottimo spettacolo con gran ritmo,dialoghi non cosi'sciocchi e notevoli colpi di scena.Non uno dei suoi film piu'personali ma un grande thriller.
Personaggio difficile da capire di un ambiguo....
Senza espressione ma per questo ruolo è meglio cosi'
Dopo varie prove che definire opache è un complimento azzecca il film e il registro interpretativo giusto.
I temi a lui cari sono trattati solo di striscio.Grande regia
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