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La fattoria degli animali

Regia di Joy Batchelor, John Halas vedi scheda film

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La recensione su La fattoria degli animali

di bluefalcon
8 stelle

Un film d'animazione di un'epoca lontana, ma sempre molto attuale, capostipite delle nuove e ribelli generazioni vegan. Un film dunque che lascia un messaggio chiaro ed indelebile e cioè che ogni rivoluzione nasce con radicato in se stessa il seme della propria distruzione. I maiali, come Danton e Roberspierre della rivoluzione francese, prendono il potere dopo aver scacciato l'odiato fattore-padrone-monarca assoluto e sfruttatore. Non passa troppo tempo che s'instaura un clima da polizia segreta, con tanto di cani poliziotto in aiuto alla gestione del potere locale contro eventuali scontenti popolari.
Il film prosegue all'insegna del "si stava meglio quando si stava peggio" ed il maiale Napoleone ormai padrone indiscusso della situazione e nuovo Stalin fa assassinare il rivoluzionario idealista più convinto, Palla di neve, facendolo passare come un traditore in combutta con l'ex padrone Jones. Ben presto si arriva ad una discriminazione sociale animalista ed il motto precedente assomigliante a "libertà uguaglianza e fraternità" viene sostituito con "gli animali sono tutti uguali eccetto per alcuni animali che sono più animali di altri". Il tutto si trascina verso un'inevitabile epilogo e la seconda rivoluzione d'ottobre alla fattoria terribile, innescata dalla vendita da parte dei maiali di un cavallo ferito sul lavoro, ricompensata con una cassa di whisky, finisce per vedere detronizzati gli stessi suini. I tempi odierni non sono poi tanto differenti, sulla scia dei megastipendi dei manager, alcuni uomini sembrano essere più uomini di altri e la lotta di classe sembra uno scenario ormai relegato ai musei di storia civile. Almeno gli animali, dal canto loro, non si sono mai lasciati corrompere dal consumismo, che ingrassa gli stomaci degli uomini, piega le loro coscenze e porta nuove malattie. Lode dunque agli amici degli animali, agli animali degli amici e agli animali stessi...dai quali possiamo se non altro imparare che il sostegno reciproco non si basa su biechi interessi personali, bensì è un atto innato ed ognuno dovrebbe imparare ad aiutare il prossimo prima ancora che questi lo chieda.

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