Regia di Dwight H. Little vedi scheda film
Versione cinematografica moderna abbastanza kitsch del Fantasma dell'opera che differisce in maniera rilevante sia dal romanzo omonimo al quale è ispirata, che dai film precedenti. In questo caso la tensione psicologica avvertita è forte e gli spunti sono più macabri che mai. Non si può negare che la trama sia abbastanza interessante poichè si concentra molto sulla figura del Fantasma e sui retroscena della sua storia, approfondendo per bene il suo rapporto con Christine, solo che poi il tutto scema e vengono trascurati un po' tutti gli altri elementi e personaggi di contorno. I trucchi sono raccapricianti, le scenografie ricostruiscono ambienti cupi che incutono soggezione e l'inconcludenza dell'epilogo ispira curiosità. Nonostante i suoi piccoli pregi però, il film non riesce a risultare intenso come avrebbe potuto essere e si perde spesso in sequenze inutili. Inoltre, l'idea che il Fantasma sia rimasto orribilmente sfigurato a causa di un patto col Diavolo che gli consente però di essere forse immortale e di viaggiare attraverso il tempo ed i luoghi (va a finire addirittura a Broadway nel suo caso) risulta alquanto delirante e pretenziosa.
Inquietante.
Discreta.
Apprezzabile.
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