Regia di Alfred L. Werker, Anthony Mann vedi scheda film
Un film che per la voce fuori campo è un po' figlio della sua epoca, ma per il resto ha un valore specifico non indifferente, ed avvalorare questo è al presenza seminascosta di Anthony Mann la cui presenza non risulta invisibile, mentre quasi trascurabile è l'apporto di Werker, Un'ambientazione che allora prendeva mola parte dei film di genere, è cioè legati alla realtà degli scenari ed ad una film non qualsiasi della fotografia, che appunto avvalorava le scenografie. Ottima mano per la sceneggiatura che rende al meglio i vari passaggio, anche se, ripeto, sono legato dalla voce fuori campo abbastanza disturbante,anche se non inutile in qualche passaggio. Recitazione molto curata, ad iniziare dal protagonista. Ottime le riprese nelle fognatura di Los Angeles dove le scene di azione prendono corpo in maniera fantastica, anche nella loro dinamicità, quindi legate ad un montaggio discreto. Il taglio non melodrammatico è la dote maggiore della messa in scena che risulta più che credibile, non abbandonando per questo l'aria da noir, di cui è un rappresentate esemplare tutto il film
Una taglio di racconto molto moderno
Eccelente esempio del suo cinam, che non è solo western, anche se non firmato
Ha prestato solo il suo nome, e la cosa è più che evidente
Lo ricordiamo in un persoanaggio del tutto diverso ne La Strada di Fellini, qui il percorso era totalemente diverse e da qui nascono le doti di un ottimo attore
Un rulo di routine, ma di spessore
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