Regia di Albert Lewin vedi scheda film
Un film decisamente originale, che non assomiglia a nessun altro, e che mischia in modo un po' ardito, ma non semplicista o qualunquista, temi e atmosfere che non avrebbero nulla a che fare l'uno con l'altro. A cominciare dal melodramma mescolato col cinema fantastico (ma senza effetti speciali), per passare poi alla fede cristiana e al tema dell'espiazione del male commesso e la redenzione, accostati alla zingara cartomante che fa previsioni e pozioni al figlio... Insomma, bisogna spogliarsi di attese e pregiudizi e godersi il film per quello che è. A prescindere dall'elemento fantastico, non è affatto banale l'idea che certi orribili delitti, magari frutto di affrettate conclusioni, siano crimini talmente grandi da richiedere una riparazione speciale. E come non bisogni imprudentemente invocare castighi su di sé, pur di difendere i propri errori e il proprio orgoglio... Anche qui la gelosia folle è la necessaria conseguenza di un amore non sano, ma morboso e idolatrico, che non vede nella moglie la donna amata, ma quasi una dea a cui rendere culto. Amore però, che verrà purificato dalla sofferenza. Ava Gardner è veramente affascinante, e James Mason ha nel volto proprio la rassegnazione, la tristezza, l'apatia e l'indifferenza adatte al personaggio che interpreta. E' anche riuscito il clima irreale del paesino spagnolo, il quale non ha niente di popolaresco o cartolinesco, ma è anzi quasi onirico. Sarà forse l'originalità del film a far sì che non sia mai - ma proprio mai - trasmesso in tv, nonostante gli intepreti. Secondo me però ha le carte per piacere al grande pubblico e anche a me è piaciuto.
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