Regia di Joseph H. Lewis vedi scheda film
La giovane Julia Ross, in precarie condizioni economiche e sentimentali, viene assunta come segretaria da un’anziana signora e si capisce subito che qualcosa non va: l’agenzia di collocamento alla quale si era rivolta viene repentinamente chiusa, i suoi nuovi datori di lavoro si spostano da Londra in Cornovaglia, la narcotizzano, bruciano i suoi effetti personali e cominciano a chiamarla con un altro nome. Thriller angosciante, dalla durata fulminea, tutto giocato sulle atmosfere claustrofobiche: il movente dell’intrigo si intuisce abbastanza presto, c’è qualche difetto nei dettagli (possibile che nessuno dei vicini abbia il dubbio che quella donna dice la verità, e che addirittura la riconsegnino alla sua presunta famiglia quando tenta di fuggire?), ma quello che resta è la situazione archetipica di una prigioniera senza apparente via d’uscita e costretta a ingaggiare una corsa contro il tempo per scampare alla morte. Lo scioglimento finale arriva in modo credibile.
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