Regia di Joseph H. Lewis vedi scheda film
La giovane Julia Ross, in precarie condizioni economiche e sentimentali, viene assunta come segretaria da un’anziana signora e si capisce subito che qualcosa non va: l’agenzia di collocamento alla quale si era rivolta viene repentinamente chiusa, i suoi nuovi datori di lavoro si spostano da Londra in Cornovaglia, la narcotizzano, bruciano i suoi effetti personali e cominciano a chiamarla con un altro nome. Thriller angosciante, dalla durata fulminea, tutto giocato sulle atmosfere claustrofobiche: il movente dell’intrigo si intuisce abbastanza presto, c’è qualche difetto nei dettagli (possibile che nessuno dei vicini abbia il dubbio che quella donna dice la verità, e che addirittura la riconsegnino alla sua presunta famiglia quando tenta di fuggire?), ma quello che resta è la situazione archetipica di una prigioniera senza apparente via d’uscita e costretta a ingaggiare una corsa contro il tempo per scampare alla morte. Lo scioglimento finale arriva in modo credibile.
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Sì, quello dei vicini è il punto più delicato, in termini di credibilità. E però in fondo la narrazione è ben svolta, loro sono stati bravi a far credere che la donna è pazza, del resto sono una famiglia importante e nessuno si azzarda a pensare possano esserci dubbi sulla loro versione. Tant'è vero che la vecchia terribile è lei stessa a temere l'arrivo del medico, che "non è come i paesani" a lui sarà più difficile far credere la balla. Il plot è davvero ben costruito e narrato. Forse potevano risparmiarsi l'idea delle sbarre, visto che poi lei le rimuove con poco verosimile credibilità. Ma l'insieme è davvero interessante e avvincente.
Concordo è così
Mah, vi dirò: che tutti credano alla vecchia e al figlio e non alla ragazza non è poi così inverosimile. Lo so per esperienza che se si dicono le balle in un certo modo, da persone molto rassicuranti, verranno credute. L'unica grinza che il film fa è secondo me la faccenda delle sbarre (sì che è poco credibile divellerle con un paio di forbici). Tutto questo non deve però farci dimenticare che è un gran film.
Un gran bel cult si
Rifatto nel 1987 da Arthur Penn
Ah, e con che titolo?
Omicidio allo specchio come ho citato nella mia recensione
Grazie. Vedi, il fatto non è rilevato né dalla scheda di Film TV, né da imdb.com.
Cosa vuoi fare una dimenticanza del sito Arthur Penn non è uno che passa.
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