Regia di William Wyler vedi scheda film
Un dramma psicologico dai risvolti inattesi. Un gioco crudele tra vittima e carnefice destinato ad uno sviluppo pessimista e tragico. Un film controtendenza, diretto magistralmente ed interpretato con prestigiosa partecipazione.
Freddie (Terence Stamp), timido impiegato di banca e appassionato collezionista di farfalle, prova un'attrazione morbosa per la bella Miranda (Samantha Eggar). Dopo aver vinto un'ingente somma alla lotteria, abbandona il lavoro e acquista una tenuta in una località sperduta. Ha un piano ben preciso, calcolato e studiato a lungo, facendo continui appostamenti e seguendo tutti i movimenti di Miranda. Le intenzioni sono quelle di sequestrare con la forza la ragazza ma trattarla con stima e rispetto durante la segregazione per farla poi innamorare e poterla così "conquistare".
"Per tanti giorni poi continuai a pensare. Avevo il dubbio che la colpa fosse mia se aveva fatto quello che aveva fatto. Tanto da perdere il mio rispetto. Ma poi, mi convinsi di no: la colpa era sua. Se l'era proprio meritato quello che le era successo". (Freddie/Terence Stamp)
Ispirato dall'omonimo romanzo di John Fowles, il cineasta William Wyler realizza uno spietato ritratto di un degenerato (attenzione: non di un folle) che già dalla innaturale propensione verso la passione per "farfalle morte", tradisce una distorta concezione non solo dell'amore ma soprattutto della morale.
L'ottima fotografia è al servizio di una regia calma ma precisa, destinata a sostenere uno sviluppo tragico più che drammatico. Il film è tutto circoscritto all'ambiguo rapporto che si viene a creare tra un carceriere apparentemente mite e soggiogato dalla bellezza della vittima ma in realtà (pre)potente e dominante una preda che è, suo malgrado, destinata allo svilimento e al degrado che la prigionia e la malata attenzione del sequestratore le impone.
Presentato a Cannes nel 1965, meritatamente il film ha ottenuto due premi, equamente distribuiti tra il bravissimo Terence Stamp e l'altrettanto eccellente Samantha Eggar (l'anno dopo si porterà a casa anche un Golden Globe per questa sofferta e totale immedesimazione).
Curiosità
Il collezionista rappresenta una delle prime pellicole a trattare della difficile tematica con al centro della narrazione uno stalker. Non solo: dopo lo Psycho di Hitchcock (e prima del giallo di Mario Bava e Dario Argento) è anche uno dei pochi film a gradazione "nera" e antipopolare, principalmente a causa di un finale totalmente in controtendenza rispetto alle regole buoniste del tempo.
"E rimasi lì tutta la giornata con i miei pensieri. E tante cose passate mi tornarono in mente. Mi ricordai come era incominciata, le prime volte che l'avevo vista al Reading, quando prendevamo lo stesso autobus... e quanto ero stato felice. Tutti i sentimenti che avevo provato nelle settimane che era rimasta con me, sentimenti che non avevo mai avuto, che non avrei mai più avuto (...) e adesso se n'era andata via per sempre... per sempre." (Freddie/Terence Stamp)
In Dvd nel catalogo della Sinister che ne offre una bellissima edizione per qualità video (1.85:1) ed audio. Negli extra una velocissima presentezione di Luigi Cozzi. Durata della versione: 1h55m.
Da segnalare anche l'ottimo contributo dato da Maurice Jarre, come compositore della malinconica colonna sonora.
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