Carmen Jones è un'operaia che lavora in una fabbrica di paracaduti, presidiata da un reggimento di aviatori statunitensi. Un giorno litiga con una collega e danneggia irreparabilmente un paracadute. L'inflessibile sergente Brown pretende che la donna venga rinchiusa nella prigione di Jacksonville, e la affida al caporale Joe. Tra Carmen e Joe inizia un rapporto in bilico tra il conflitto e l'amore, che porterà il soldato a prendere decisioni scomode e compromettenti per la sua vita e la carriera militare, in nome del sentimento che lo anima...
Note
Preminger usa in modo straordinario la macchina da presa, valorizzandone i movimenti all'interno di una struttura teatrale.
Preminger cambia strada e vince la sua scommessa in ogni dettaglio; e lancia Marilyn Horne, prediletta da Stravinskij -che la incontrò grazie a quest'opera maestra del maggior regista austriaco - nel firmamento delle voci più belle d'ogni epoca.
Otto Preminger si ispira a Bizet per dare un’appassionata rappresentazione dell’anima nera dell’America. In un quadro dai colori caldi, la musica sgorga come un dolcissimo liquore, che disegna i contorni dei sentimenti accarezzandoli morbidamente con voce rotonda e piena. Lo spirito gitano dell’opera originale si trasfonde qui nella storia corale di un popolo di soldati,… leggi tutto
Film che mi lascia alquanto perplesso: avevo letto da più fonti critiche che è considerato quasi un capolavoro, soprattutto per l'uso che Preminger fa del Cinemascope. Più che la storia - chiaramente ispirata alla Carmen di Bizet - sono tutti i personaggi principali a non convincermi, poiché per nessuno di loro si può provare un briciolo di trasporto. Belafonte… leggi tutto
Personaggio inventato dalla fantasia di Prosper Mérimée ma reso famoso dall’opera in quattro attiche vi ricavò Georges Bizet, Carmen è una delle più celebri rappresentazioni…
Otto Preminger è un genio dimenticato; quando vengono citati i grandi registi del periodo d'oro hollywoodiano lui non figura mai; eppure è stato un innovatore, un precursore del crudo realismo …
Nel 1934 Otto Preminger si lascia alle spalle una Germania in cui le proprie origini ebraiche iniziano a essere invise al potere. Emigra negli Stati Uniti con all’attivo una regia cinematografica e tanto teatro,…
Otto Preminger si ispira a Bizet per dare un’appassionata rappresentazione dell’anima nera dell’America. In un quadro dai colori caldi, la musica sgorga come un dolcissimo liquore, che disegna i contorni dei sentimenti accarezzandoli morbidamente con voce rotonda e piena. Lo spirito gitano dell’opera originale si trasfonde qui nella storia corale di un popolo di soldati,…
Voto 7. Non amo i musical ma qui ho fatto un’eccezione, resistendo alla tentazione di non portare a fondo la visione. Il film è bello, come le musiche e le coreografie. La dirompente sensualità di Carmen è resa alla grande dalla Dandridge, e anche Belafonte è molto efficace. Il mito di Eros e Thanathos, al ritmo di Bizet. [02.06.2009]
Versione modernizzata dell’opera lirica di Bizet (di cui vengono riprese le musiche), interamente interpretata da attori neri e con qualche adattamento lievemente ridicolo (il torero Escamillo diventa il pugile Husky Miller, evidentemente perché entrambi si esibiscono in un’arena). Film corretto ma non entusiasmante: il problema di fondo è l’irresistibile antipatia dei protagonisti, lei…
Film che mi lascia alquanto perplesso: avevo letto da più fonti critiche che è considerato quasi un capolavoro, soprattutto per l'uso che Preminger fa del Cinemascope. Più che la storia - chiaramente ispirata alla Carmen di Bizet - sono tutti i personaggi principali a non convincermi, poiché per nessuno di loro si può provare un briciolo di trasporto. Belafonte…
La storia è quella di Carmen. la musica è di Bizet, il riadattamento è di Hammerstein II, specilaista in musicals, e la sceneggiatura è di Henry Kleiner,nome non certo sconosciuto basti pensare a Bullit, ma l'operazione coraggiosa, rivista al meno agli occhi di oggi risulta datata e pooc sciolta,; ad un orecchio colto non va bene il senitire cantare, oltre che in inglese, in maniera…
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Preminger cambia strada e vince la sua scommessa in ogni dettaglio; e lancia Marilyn Horne, prediletta da Stravinskij -che la incontrò grazie a quest'opera maestra del maggior regista austriaco - nel firmamento delle voci più belle d'ogni epoca.
commento di felini