Paul Cartwright - figlio del vicegovernatore della California, prematuramente defunto - è afflitto da un sogno ricorrente, nel quale "vede" la madre Virginia innamorarsi del losco Brett Curtis e il padre morire in un misterioso incidente stradale...
Note
Declinazione noir-mélo di _Amleto_, girata da Ulmer nello stesso anno di _Detour_.
Il percorso di questo classico B-movie anni ’40 è certamente virato sul versante noir (e non potrebbe essere altrimenti, visto il soggetto) ma privilegia insolitamente (e forse troppo) l’aspetto “melò” del contesto, con un eccessivo sbilanciamento in questa direzione che inficia non poco il risultato - che rimane comunque pregevole e godibilissimo
E’ un sogno inquietante e reiterato a sostituire con maggiore realismo il “messaggio dell’al di là” che denuncia il misfatto e le conseguenze, in questa singolare rilettura attualizzata della tragedia di Amleto (per una volta tanto a lieto fine) il cui nucleo centrale del racconto rimane sostanzialmente fedele all’originale, pur con molte inevitabili… leggi tutto
I film di Ulmer sono come diamanti: semplici e trasparenti nello sviluppo narrativo, ma finemente sfaccettati di ambiguità. La superficie di questo racconto è come uno specchio d’acqua lievemente increspato, tempestato dello scintillio dell’innamoramento, dell’ingenuità e del sorriso tipici della giovinezza; sotto la superficie si avverte… leggi tutto
Buon film di Ulmer, uno dei grandi della serie B di quegli anni. Anzi, viene da chiedersi perché certi registi siano stati sempre costretti nelle retrovie e non gli sia stato mai concesso di accedere a dimensioni produttive di grosso calibro. Questo film rivela l'agilità e la precisione del suo regista, il quale non si perde mai in lungaggini inutili e conduce con mano sicura una vicenda…
Ulmer appartiene a quella schiera di cineasti che approdò a Hollywood in fuga da un’Europa in cui iniziava a soffiare il vento del nazismo. Ma se tanti esuli ebbero un ritorno immediato, in termini di…
I film di Ulmer sono come diamanti: semplici e trasparenti nello sviluppo narrativo, ma finemente sfaccettati di ambiguità. La superficie di questo racconto è come uno specchio d’acqua lievemente increspato, tempestato dello scintillio dell’innamoramento, dell’ingenuità e del sorriso tipici della giovinezza; sotto la superficie si avverte…
"Strange Illusion" ("Sangue nel sogno") diretto nel 1945 da Edgar G. Ulmer,devo dire non mi è dispiaciuto. La storia racconta che Paul Cartwright, figlio del vicegovernatore della California, prematuramente defunto, è afflitto da un sogno ricorrente, nel quale "vede" la madre Virginia innamorarsi di un uomo losco e il padre morire in un misterioso incidente stradale. Poi…
Della relazione tra cinema e sogno si è sempre parlato tantissimo: il rapporto è quasi destinale, forse anche perché la nostra memoria onirica è a tal punto immaginifica. Per molti registi poi riuscire a…
Sogni premonitori, incubi, rivisitazioni oniriche del nostro vissuto, fughe o evasioni. Terribili, astratti, compiaciuti ed appaganti. Piccoli indizi notturni che non lasciano traccia al risveglio se non…
E’ un sogno inquietante e reiterato a sostituire con maggiore realismo il “messaggio dell’al di là” che denuncia il misfatto e le conseguenze, in questa singolare rilettura attualizzata della tragedia di Amleto (per una volta tanto a lieto fine) il cui nucleo centrale del racconto rimane sostanzialmente fedele all’originale, pur con molte inevitabili…
Nel complesso gradevole. Tutto è già chiaro fin dal principio, ma non per questo manca la suspence. Vorrei rivederlo in alcuni punti, perchè il montaggio a volte non mi ha convinto.
Molto bella la scena iniziale del sogno.
Ulmer è considerato un regista cult del B-Movie. "Detour" è forse il suo lavoro più famoso e osannato. Anch'esso è un buon film...noireggiante......ma son ben altri…
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Commenti (1) vedi tutti
Il percorso di questo classico B-movie anni ’40 è certamente virato sul versante noir (e non potrebbe essere altrimenti, visto il soggetto) ma privilegia insolitamente (e forse troppo) l’aspetto “melò” del contesto, con un eccessivo sbilanciamento in questa direzione che inficia non poco il risultato - che rimane comunque pregevole e godibilissimo
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792