Regia di Sam Newfield vedi scheda film
Film che tratta del nazismo immediatamente prima dell'inizio della seconda guerra mondiale, nel 1939. Praticamente esordio di un giovane Alan Ladd, che però non ha proprio un ruolo da protagonista. Privo sinora di recensioni, non risulta neppure visto da alcuno.
BELVE SU BERLINO (1939)
(prima recensione)
Il 9 maggio di settantacinque anni fa, con la resa della Germania nazista, ebbe termine la seconda guerra mondiale "in Europa". A livello mondiale terminerà il 2 settembre dello stesso anno 1945 con la resa del Giappone.
L'inizio si fa risalire all'invasione tedesca della Polonia il 1° settembre 1939, seguita due giorni dopo dalla dichiarazione di guerra alla Germania da parte di Francia e Gran Bretagna. In tutto, 6 anni di conflitto, col raggiungimento di un record: circa 70 milioni di vite umane perdute.
Questo film fu distribuito nelle sale statunitensi poco tempo dopo, l'8 ottobre 1939. Ha dunque, ritengo, un valore "storico"; così come i due (del 1943 e del 1945) presentativi il 25 aprile scorso con la mia playlist "Pieni poteri", anch'essi non ancora recensiti e visibili gratuitamente ♦
A scheda manca una sintesi della TRAMA, per cui riporto qui quella presente su Wikipedia:
" Hans ed Elsa, una coppia di coniugi, fanno parte di un gruppo di intellettuali impegnati nella lotta contro il nazismo. I due verranno scoperti dai nazisti dopo un inaspettato tradimento ed imprigionati per essere poi deportati in un campo di concentramento. Riusciranno a fuggire per trovare asilo in Svizzera prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. "
Il regista si firma Scherman Scott, come fece anche per altri film (talora anche Peter Stewart); comunque il suo vero nome è Sam Newfield e fu regista prolifico - oltre 270 lavori tra cortometraggi, film (quasi tutti B-movies) e produzioni televisive - dal 1926 (dunque anche cinema muto) al 1964, anno della sua morte a 65 anni di età. Scorrendone i titoli, non mi sembra di essermici imbattuto sinora. Per questo film antinazista (tratto da un soggetto di Shepard Traube dal titolo "Goose Step") problemi ne incontrò non pochi... Siamo nel '39 e negli USA si andava cauti nei confronti di una pellicola che era forse la prima (o comunque tra le prime, ma io per ora non ne ho rintracciate altre) a dipingere il nazismo in una luce negativa, erano ancora ben lontani i tempi in cui si decisero ad intervenire.
Infatti dopo le prime proiezioni a New York si volle modificato il titolo originario "Hitler, Beast of Berlin" - giudicato troppo esplicito e compromettente - in "Beasts of Berlin".
Non solo: furono imposti numerosi tagli cosicchè la durata si ridusse ad 87 minuti. E di questo non mi è ben chiaro il senso, cioè se le parti cancellate fossero anch'esse ritenute troppo esplicitamente anti-Hitler o se non fosse gradita troppa enfasi circa l'opposizione al regime di una parte non irrilevante degli stessi intellettuali tedeschi.
Purtroppo, per noi i guai non finiscono qui, giacchè la versione che vi propongo di vedere in rete è ancor più breve: solo 67 minuti. Il senso generale del film resta comprensibile ma, anche senza saperlo, è netta la sensazione che qualcosa manchi (in particolare circa il tradimento cui accenna la trama).
Venendo ai personaggi del film e ai loro interpreti:
• Il vero protagonista è Roland Drew, che interpreta Hans, uno degli intellettuali tedeschi che, col volantinaggio clandestino, cercano di indurre la popolazione a ribellarsi alla follia hitleriana; è combattuto se continuare a lottare all'interno del suo Paese o tentare di espatriare con la moglie (ed un figlio in arrivo). La prigione, i campi di concentramento per gli oppositori politici, il rischio di perdere la vita senza ottenere risultati, sono sempre più probabili.
Quando girò questo film aveva 39 anni e sostiene adeguatamente il ruolo affidatogli.
Fece l'attore a partire dal 1926 e sino al 1945, oltre 50 i titoli al suo attivo ma non ne conosco altri.
Curioso il seguito: era probabilmente anche nella realtà convinto antinazista, perchè nel '42, dunque ultraquarantenne, si arruolò nell'Esecito U.S.A. "come privato". Dopo la guerra smise di fare cinema e diventò "dressmaker", in traduzione automatica "sarto da donna", diciamo "stilista"? Morì nel 1988 a 87 anni di età.
• Al suo fianco, nella parte di Elsa, moglie di Hans, l'attrice, anche lei a me sconosciuta, Steffi Duna, ungherese nata nel 1910, prima ballerina internazionele poi solo 15 film in carriera, non in parti di primissimo piano, dal 1932 al 1940, anno in cui sposò il noto attore Dennis O'Keefe morto nel '68. Lei gli sopravvisse sino al 1992.
• Altri personaggi, sui quali non mi soffermo per non svelare null'altro del film, sono quelli interpretati da:
- La 32.enne Greta Grandstedt, americana con una filmografia non indifferente che va dal 1927 al 1958, ma il ruolo più ricordato è questo di Anna, "amica" di Karl (alias Alan Ladd). Nei suoi 80 anni di vita, piuttosto complessa, 8 matrimoni di cui 4 annullati.
- Lucien Prival (1901 - 1994) nella parte, importante, del nazista Sachs. Statunitense, noto come caratterista dalla somiglianza vocale e fisica con Erich Stroheim, recitò in più di 80 film tra il 1926 e il 1952.
- Infine, naturalmente, Alan Ladd, qui 26.enne per la prima volta in un ruolo significativo, col suo gradevole viso adatto, per il colore biondo dei capelli, ad impersonare Karl, un tedesco "buono"; e naturalmente coraggioso come sarà in tutti i suoi ruoli successivi che lo fecero diventare uno degli attori più amati.
cherubino,
9 maggio 2020
(Greta Grandstedt; nel film è Anna)
(Lucien Prival; Nel film è Sachs)
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"Belve su Berlino" visibile su youtube
"I figli di Hitler" visibile su RaiPlay
"Hitler è vivo?" visibile su youtube
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