Regia di Ida Lupino vedi scheda film
Potrà sembrare una cosa normale che oggigiorno un regista di sesso femminile come Katherine Bigelow possa dirigere film come THE HURT LOCKER e ZERO DARK DIRTY (senza dimenticarci de IL BUIO SI AVVICINA), ma appare davvero sorprendente che nella Hollywood conservatrice (e maschilista) degli anni 50', una donna potesse imporsi dietro la macchina da presa, specie con un film come questo. Attrice di consumata (e sottovalutata) bravura, Ida Lupino ha dato prova anche di notevolissime capacità registiche. Ispirandosi forse un po' cinicamente a un sanguinoso fatto di cronaca avvenuto solo poco più di un anno prima, la Lupino gira un brutale (cercando di contestualizzare il periodo) noir, che diverrà inevitabile fonte di ispirazione per molti thriller on the road, in primis il cult di Robert Harmon THE HITCHER, senza dimenticare il nostrano AUTOSTOP ROSSO SANGUE di Pasquale Festa Campanile. LA BELVA DELL'AUTOSTRADA (in verità nel film di autostrada se ne vede ben poca) e' un vero e proprio capolavoro, calcolando il bassissimo budget unito a una durata da telefilm. Bastano infatti solo settanta minuti per narrare le peripezie di due cacciatori presi in ostaggio da uno psicopatico criminale che si e' lasciato dietro una scia di sangue. Ritmo serrato che non lascia alcuna tregua allo spettatore, dove non mancano sadiche trovate come quella del tiro a segno umano (forse realmente accaduta). Interpreti intensi e credibili, dove naturalmente sale sul podio lo psicopatico interpretato dallo sfortunato William Talman, vero asso nella manica della Lupino, con un'interpretazione degna dei più grandi psicopatici della storia del cinema. Qualche cedimento nel finale, quando i tre sono costretti ad abbandonare l'auto e si profila la resa del malvagio autostoppista, ma niente che possa mettere in discussione una pellicola che per l'epoca era veramente avanti coi tempi, e che vista oggi non dimostra assolutamente i suoi ormai settant'anni. Prodotto dalla mitica RKO.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta