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La grande nebbia

Regia di Ida Lupino vedi scheda film

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La recensione su La grande nebbia

di Donapinto
7 stelle

I coniugi Harry ed Eve Graham (Edmond O'Brien e Joan Fontaine) decidono di adottare un bambino a causa della sterilità di lei. Ben presto però, il funzionario incaricato dell'addozione, scopre che Harry e' sposato anche con un'altra donna che gli ha dato anche un bambino.   Attrice con una lunga e rispettosissima carriera cinematografica e televisiva. la britannica con antiche ascendenze italiane Ida Lupino, e' stata anche un'apprezzata regista con 7 pellicole all'attivo, di cui quella che mi appresto a recensire, anche tra le interpreti principali. LA GRANDE NEBBIA e' un titolo probabilmente sconosciuto ai più, che tratta un soggetto di certo non nuovo e che all'apparenza potrebbe risultare un melodramma come tanti senza alcuna originalità. In realtà, bisogna cercare di contestualizzare il periodo in cui il film e' uscito. Trattare un tema come la bigamia nella conservatrice Stati Uniti d'America, per di più sotto la direzione di una donna, era senz'altro un atto di coraggio verso l'opinione pubblica e le convenzioni del cinema hollywoodiano di quell'epoca, che avrebbe visto poi emergere registi ribelli e anti-convenzionali come Robert Aldrich, Samuel Fuller e Nicolas Ray. Ida Lupino, sferra un'attacco alla borghesia americana e al tanto decantato "sogno americano", descrivendoci una coppia sposata, felice e benestante. In realtà Harry ed Eve, pur amandosi e rispettandosi, non riescono a comunicare, se non quando si parla di lavoro e profitto. Impossibilitata ad avere figli, Eve si trasforma in una efficientissima manager dell'attività di famiglia, trascurando il matrimonio e lo stesso marito sempre in viaggio per affari. Solo la morte del padre la farà riavvicinare ad Harry. Ma sarà troppo tardi. Harry ha trovato in un'altra città una giovane donna, fragile, dolce e desiderosa d'affetto. Ida Lupino sembra giustificare, almeno in questo caso, il reato di bigamia, scaricandone la colpa su una società egoista, consumistica e ipocrita, assolvendo così Harry, uomo estremamente sensibile e buono, e non un viscido e cinico individuo senza sentimenti e qualità. Confezione piuttosto datata e di serie B, ma quello che conta e' il tocco delicato e il coraggio dimostrato.

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