Regia di Joseph L. Mankiewicz vedi scheda film
Un uomo si risveglia gravemente ferito in un ospedale da campo sul fronte del Pacifico: tutti lo chiamano George Taylor, ma lui non ricorda nulla; unico indizio, nel portafoglio ha una lettera scritta da una donna che lo maledice. Tornato a San Francisco, tenta di ricostruire il suo passato: trova un’altra lettera con cui un certo Larry Cravat gli comunica di aver depositato in banca 5000 dollari a suo nome, comincia a indagare nell’ambiente di un locale notturno, poi una bella ragazza lo abborda nel corridoio dell’albergo e alcuni tipacci lo pestano a sangue. Viene fuori che tre anni prima, nel 1942, Cravat si era impadronito di due milioni di dollari di provenienza losca e che da allora un vecchio si trova ricoverato in una clinica psichiatrica... Ottimo noir dal meccanismo perfettamente congegnato: la verità viene svelata a poco a poco, attraverso una sorta di caccia al tesoro, e l’oscurità tipica del genere ha una giustificazione narrativa nell’amnesia del protagonista; anche i tanti colpi di scena non sono gratuiti, ma hanno una loro plausibilità. Peccato solo per un titolo italiano stupidamente anticipatore: l’originale Somewhere in the night suggeriva abilmente l’idea alla base del film, cioè una ricerca a tentoni nel buio.
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