Regia di Samuel Fuller vedi scheda film
Kelly (Constance Towers), ex prostituta, tenta di rifarsi una vita cambiando città, prima svolgendo la mansione di venditrice e poi come infermiera in un istituto per bambini handicappati. L'agente Griff (Anthony Eisley) non crede alla sua redenzione e la tiene costantemente sott'occhio, specie quando intreccia una relazione con il suo partner Grant (Michael Dante), che sfocerebbe in matrimonio se non fosse per un fatto che sconvolgerà ancora la sua esistenza.
Con 'Il bacio perverso', a un anno di distanza dallo scioccante 'Il corridoio della paura', che trattava il tema della follia in maniera radicale ed originale, Samuel Fuller dirige un altro film su argomenti spinosi come la 'seconda possibilità' che una società deve concedere a chi ha commesso un reato oppure ha condotto uno stile di vita dissoluto, inserendone uno anche più tabù (per la puritana America dei primi anni '60) come la pedofilia, entrambi trattati in modo molto personale ed originale.
Ciò che caratterizza infatti il film è l'approccio stilistico dell'autore, che struttura l'opera all'interno dei canoni del mélo, spingendo e osando con scene molto distanti da loro, come quella, toccante, ambientata nella casa di cura con la nenia cantata dai bambini problematici, oppure quella sconvolgente, rivelatrice della pedofilia dell'uomo di cui si era innamorata e soprattutto la scena con cui si apre il film, un vero virtuosismo visivo al limite del barocco, con macchina a mano, alternata a inquadrature dove la stessa è posizionata a terra, montaggio frenetico che si interrompe con un piano-sequenza con la protagonista Kelly, che si risistema la parrucca che aveva perso nella collutazione con un 'cliente', in primo piano sui titoli di testa, su una partitura martellante prima, che si fa più delicata per chiudere la scena, che dura circa quattro minuti.
Un'autocitazione nella scena dell'arrivo della ragazza a Grantville, viene sullo sfondo ripreso l'ingresso di un cinema dove proiettano 'Shock Corridor', lavoro precedente del cineasta.
Strepitosa Constance Towers.
Voto: 8 (v.o.).
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