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Il grande Jake

Regia di George Sherman vedi scheda film

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La recensione su Il grande Jake

di Dany9007
8 stelle

Un avvio orginale (come fosse un documentario) mostra brillantemente allo spettatore la dicotomia tra la costa est ed ovest della prima decade del '900 negli Stati Uniti. Siamo nel 1909 e sebbene compaiano le prime auto ed i pozzi di petrolio hanno sostituito le miniere della corsa all'oro, il Far West, e soprattutto gli uomini del west, sono ancora quelli di una volta: quando una banda di spietati rapisce il piccolo Jacob McCandles, il nonno si mette sulle loro tracce.

L'operazione è una bella commistione di western classico (prevalente) e moderno (con apporti più moderati). Lo svolgimento della trama, i personaggi principali sono un omaggio al classicismo da cui proviene il protagonista, e le citazioni non si contano: la ricerca del bambino, anteceduta dal massacro della famiglia, ricorda quella più drammatica di Sentieri Selvaggi; il cane ricorda quello di Hondo; molti familiari di John Wayne e caratteristi dei suoi vecchi film sono presenti (dal figlio Patrick a Bruce Cabot truccato da indiano).

Alla modernità, o meglio al cambio di passo, che aveva subito il genere in quegli anni, vi sono delle concessioni alla violenza che mai si erano viste in film di John Wayne (effettivamente l'assalto alla fattoria con cui si apre il film è abbastanza disturbante).

Seppure senza grosse novità narrative, o caratterizzazioni originali è piacevole vedere John Wayne in un personaggio duro, ma consapevole della sopraggiunta anzianità (il fedele Winchester è stato sostituito da una doppietta a canna corta, perchè "Il grande Jake" ormai non ci vede da lontano), la diffidenza verso le novità tecnologiche (siano esse automobili o prototipi di pistole semiautomatiche) è vista con simpatia e nostalgia.

Meno efficaci alcuni "siparietti" comici che spezzano la tensione del film (dalle evoluzioni in moto del giovane Mitchum alle scazzottate amichevoli).

Nel complesso un buon prodotto che all'epoca riscosse un discreto successo; Sherman (ormai malato) si fece sostituire da Wayne in buona parte della direzione del film facendone uno dei più godibili della sua ultima stagione cinematografica.

 

 

 

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