Regia di Claude Chabrol vedi scheda film
La storia di Violette Nozière è emblematica della condizione della donna nella pur civilissima (per gli standard contemporanei, si intende) Francia di inizio '900. Ma anche di quella delle giovani generazioni, ancora fortemente soggiogate dalla famiglia e costrette a vivere schizofrenicamente, fra timidi impulsi individualisti e una doverosa, cieca obbedienza alle convenzioni e ai dettami parentali. Chabrol, con una sceneggiatura di Odile Barski (per la prima volta: i due collaboreranno molto spesso, in seguito), Hervè Bromberger e Frederic Grendel, dalla biografia scritta da Jean-Marie Fritère, mette in scena questa triste vicenda di una vittima esasperata e divenuta carnefice dei suoi stessi persecutori, senza calcare la mano sulle emozioni o sulla spettacolarità dei fatti. C'è pur sempre un omicidio di mezzo: ma viene raccontato con cura cronachistica soltanto tramite un flashback nel finale, al momento della confessione; parimenti il regista non si sofferma più di tanto sulle accuse di violenza portate da Violette nei confronti del padre, quando ella era poco più che bambina: ciò che interessa alla pellicola non è lo scandalo suscitato dalla storia raccontata, ma l'esemplarità della stessa. Anche perchè la stampa le diede fortissimo risalto, generando da subito un partito di 'sostenitori' e uno di 'detrattori' della ragazza; forse un limite del copione può essere indicato nello scarso interesse verso il riflesso mediatico delle vicende, determinante - lo dice, sbrigativamente, la didascalia finale - anche per creare un precedente giudiziario molto importante. Isabelle Huppert è un'ottima protagonista: sarà premiata a Cannes; analogamente ai Cesar verrà riconosciuta la bella prestazione di Stephane Audran. Nello stesso 1978, curiosamente, gli Area pubblicarono un brano intitolato Hommage a Violette Nozières (sic). 7/10.
Inizio '900; Violette è una bella ragazza che ama i piaceri della vita. Questo la fa comportare in modo ritenuto scandaloso: frequenta molti uomini e finisce anche per prostituirsi; i genitori sono ottusi bigotti e non fanno che maltrattarla. Noziere pianifica di ucciderli, quantomeno il padre.
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