Regia di Claude Chabrol vedi scheda film
Questo progetto sfuggì di mano a Chabrol, tanto da farglielo considerare uno dei suoi lavori peggiori. In realtà le cose non stanno così male: si tratta solo di un tentativo di miscelare commedia sentimentale dai risvolti psicologici con accenni di satira sociale e spruzzatine di comico. Insomma, solo. Chabrol è maldestro nel calcare eccessivamente la mano sul lato onirico (a tratti perfino felliniano, si consideri ad es. la scena dell'evirazione del megamembro) e sulle proiezioni mentali dei personaggi, spettacolarizzate ed inserite in maniera drastica nella linea narrativa; scenette che risultano di sicuro effetto, ma anche di scarsa omogeneità rispetto al resto della pellicola. Bravi comunque gli attori: Stephane Audran, compagna del regista molto spesso sul set ed a lungo nella vita, Bruce Dern, Jean-Pierre Cassel e, in ruoli minori, anche Sydne Rome, Ann Margret e Thomas Milian; sceneggiatura firmata da Chabrol, Norman Enfield ed Ennio De Concini; che sia una co-produzione franco italiana, poi, è testimoniato anche dalla colonna sonora di Manuel De Sica. I 'pazzi borghesi' sono una coppia di benestanti minata dal dubbio della gelosia e che in sostanza preferisce alla realtà, qualunque essa sia, la più accomodante menzogna. 5/10.
Coppia borghese, lui e lei, vicendevolmente si tradiscono. O almeno così lei sospetta: per avere certezze paga un detective. Scopre l'amante del marito e...
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