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Il Caimano

Regia di Nanni Moretti vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il Caimano

di will kane
8 stelle

Atteso quale il titolo italiano più importante del 2006,al punto che qualcuno si è addirittura chiesto se fosse pertinente farlo uscire prima delle recenti elezioni politiche,"Il caimano" segna il ritorno alla regia per Nanni Moretti dopo l'affermazione straordinaria,con successo internazionale e Palma d'Oro per il bellissimo "La stanza del figlio".E'risaputo,fulcro del decimo lavoro morettiano(se si considera anche "Io sono un autarchico") è la figura di Silvio Berlusconi,di cui lo stesso autore,che tra l'altro compare per poco nella pellicola,afferma ,nei panni di un attore famoso che nicchia per interpretarlo in un film nel film,che comunque il patron di Mediaset ha inciso sull'Italia perchè ne ha stravolto mentalità e profilo,che lo si avversi o lo si appoggi: nell'inquietante finale,Nanni Moretti ,impersonando un Caimano che si allontana dal tribunale che lo ha condannato,con alle spalle fuochi di rivolta reazionaria,lancia un proclama-summa di vent'anni di berlusconismo,politico e non.Costruendo in parallelo la storia di un produttore di b-movies in crisi esistenzial-professionale,con la vita a pezzi,interpretato in modo coinvolgente da un Silvio Orlando all'apice della maturità d'attore,Moretti tesse un racconto metaforico di effetti di potere e conseguenze di una conformizzazione italica ,una berlusconizzazione intesa come adeguamento a standard ,a come "si deve essere",che qua e là concede qualche risata amareggiante,più spesso lascia il tempo di pensieri aspri.A mio avviso,politicamente,"Il caimano" dice cose che ,come si afferma nel film,chi voleva capire sa già,e chi non ha voluto si è adeguato e ha fatto il resto:nella scena della gelateria,in cui il personaggio di Orlando viene fatto sentire ancor più escluso,perchè non ce la fa a rispondere alle regole di questo nuovo conformismo a zanne sorridenti,e per questo non è "degno" neanche di poter acquistare una vaschetta di gelato,emerge un elogio dei perdenti,o di chi semplicemente non può farcela,lancinante e acuto.

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