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Il Caimano

Regia di Nanni Moretti vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il Caimano

di zombi
8 stelle

secondo me il caimano è un film importante perchè ripete ciò di cui la gente ha bisogno che gli si ripeta. di che farsa di paese è diventata l'italietta. come si possa andare fieri di un leader o di farsi rappresentare da un omino come berlusconi mi chiedo e mi domando. da gente che da dei nazisti agli olandesi per la legge sull'eutanasia, da gentaglia siffatta è fatta l'italietta, sitanto desiderosa di compiacere il nero potere di quella scomoda spina nel fianco che è il vaticano. c'è bisogno come dice grillo, che la politica riprenda il significato che ha fatto grande la civiltà e il progresso. cìè bisogno che gli eletti democraticamente dal popolo si responsabilizzino e rispondano anche di fronte a coloro che non li hanno votati. c'è bisogno di persone mature, che non senza fatiche e sacrifici, facciano l'interesse dei tanti e non dei pochi. nulla di nuovo sotto il sole?... non credo proprio, qui in italietta si è perso il lume della ragione, il senso del domani, incerto per i molti e perditempo per i pochi. detto questo, dopo il deludente la stnza del figlio(palma immeritata), nanni è tornato a girare un bel film, con una bella storia corale di attori affiatati e in stato di grazia. si ride e subito dopo ci si sente sprofondati nell'angoscia, insieme a silvio orlando e al caimano. esilaranti i pezzettini dei film prodotti da orlando con protagonista la moglie margherita buy, dove ancora una volta di più si sente l'urgenza per richiedere a gran voce parti diverse per la meravigliosa buy. gustosissima la partecipazione di michele placido nel ruolo del cialtronesco grande nome, e piccante quella di jerzy stur nel ruolo del furbo produttore polacco che se la ride dell'italietta e dei problemi italiettani. il finale apocalittico è degno dei grandi film d'impegno degli anni 60 e 70, con la musica morriconiana, ma quello che fa rabbrividire non è tanto il futuro nero(prossimo?....), ma il presente così grigio e triste e ridicolo e farsesco, da bagaglino e torte in faccia.

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