Regia di John Cassavetes vedi scheda film
Si può fare una parodia dell'immortale wilderiano La fiamma del peccato?Secondo Cassavetes,qui al suo ultimo film la risposta è affermativa.E'un film allegramente immorale che ha ben poco del regista di Assassinio di un allibratore cinese o di Gloria.E ifatti è il primo non scritto da lui.Riprende il meccanismo del film di Wilder ma lo trasforma in una gigantesca burla dove il lieto fine è assicurato da tutta una serie di coincidenze ed equivoci troppo casualmente sequenziali per essere veri.Ma lo stesso si fa guardare perchè sorretto da interpreti di grandissima classe che con la loro verve riescono a riscattare un copione,infarcito di citazioni cinematografiche a partire dal noir anni 40 in avanti,non proprio esaltante.Peter Falk e Alan Arkin fanno le stesse faville che facevano quando erano una strana coppia di suoceri,Beverly D'Angelo gioca a fare la dark lady vestita con colori pastello e dotata di vagonate di ironia,Durning e Stack da comprimari assicurano un efficace coro ai solisti.Immorale si,ma i veri cattivi vengono assicurati alla giustizia mentre quelli finti riusciranno a ottenere ciò che vogliono(nel caso di Arkin,agente assicurativo i soldi sufficienti per mandare i tre figli a Yale).
dirige una commedia al vetriolo ma non sembra un suo film
immenso
spalla maestosa
dark lady da barzelletta
efficace
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