Regia di Robert Siodmak vedi scheda film
Si basa su un racconto di Charles Spaak (padre di Catherine) e di Jacques Feyder, che a suo tempo aveva già fatto un film su questo tema "La DONNA DAI DUE VOLTI"; una sceneggiatura pesante che compromette un po' l'andatura del film, che riesce a riprendere il dovuto equilibrio per la ben impostata recitazione di Pellegrin e della Lollobrigida. Ambientazione che ricalca troppo una teatralità asfissiante ed un Arletty che si porta dietro tutta la Commedie Française. Peccato perchè il tema era delicatissinmo, ma anche poteva dare di più volando in atmosfere meno ingombranti.
Viene anticipato il tema di La donna che visse due Volte, cioè Vertigo.
Pierre si rovina per una donna ambiziosa e senza scrupoli ed è costretto ad arruolarsi nella Legione straniera, qui trova un'altra donna compromessa nei postriboli,e si illude di aver ritrovato l'amore, ma al prima donna riappare e lui si perderà per sempre
Ruolo abbastanza scardinato
Ruolo che gli si è appiccicato addoso, ma che lui gestisce sempre con bravura
Una teatralità eccessiva che fa ricordare i film con Carné, ma li necessaria
Doppio ruolo eseguito benissimo, dà una disponibilità interpretativa veramente ottima, peccato che il film non l'ha seguita in questa sua fiducia estrema coadiuvata dal produttore Rizzoli.
Il regista non riesce a stemperare le atmosfere pesantissime della sceneggiatura, e non riesce neanche a riprendere le redini del suo cinema antecedente, che ce lo ha portato come esempio di melodramma noir.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta