Regia di Frank Borzage vedi scheda film
Polpettone di propaganda bellica che riunisce tutte le stelle dell'epoca degli studi Paramount. E' anche molto datato agli occhi di oggi, rimane uno spaccato dell'epoca sull'insopportabile selfconfidence degli americani...vinceremo la guerra perchè siamo buoni, bravi e soprattutto fotogenici...
Se di trama si può parlare...in una taverna in cui prestano servizio alcune star di Hollywood passano le serate soldati e marines in procinto di partire per il fronte. Non mancano i romanzetti...
Ad aggiungere sconforto in alcuni momenti in cui la musica fa da sottofondo agli scipiti dialoghi, i ballabili sono stati cambiati rispetto agli originali e laddove ci si aspetterebbe un boogie, salta fuori uno striminzito motivetto jazz assolutamente fuori sincrono con i movimenti in corso in pellicola
Diciamo meglio, cosa salverei:
Gli interventi di Xavier Cugat e soprattutto di Benny Goodman sono gli unici momenti che sopravvivono al corso degli anni e all'inconsistenza del film stesso.
La regia si limita a mettere insieme un collage di numeri musicali e sermoni patriottici.
Appare verso la fine per fare una filippica alla "protagonista" sui doveri della brava fidanzata modello cui si impone di aspettare con fiducia il rientro vittorioso del suo innamorato dal fronte
Oddio, mi è sfuggito....in compenso anche Merle Oberon non si risparmia il predicozzo e c'è pure Harpo Marx che insegue una cameriera, mi chiedo chi abbia riso anche 60 anni fà per così poco...
Spero che la meravigliosa governante di Rebecca si sia almeno fatta pagare profumatamente per comparire intenta a servive ai tavoli armata di grembiale...
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