Regia di Bernhard Wicki vedi scheda film
La moda, se così la si vuole definire, in maniera forse un po' barbara, dei bambini soldato è dilagata negli ultimi anni, soprattutto nel medio-oriente, dove i conflitti sono all'ordine del giorno, e tutta la popolazione ne subisce le terribili conseguenze.
Die Brucke, Il ponte, è un film meraviglioso, inaspettato, sorprendente sotto tantissimi aspetti. L'ho trovato molto moderno, il precursore, a mio parere, di una lunga scia di film che hanno come tema quello dei giovani soldati.
Il film è girato nel 1959. La guerra è finita da 15 anni, e tutti sappiamo in che condizioni si trovi l'intera Germania, divisa sotto le due superpotenze vincitrici: gli alleati, in primis gli Stati Uniti, e L'Urss.
La Germania è povera, oltre che da un punto di vista economico, artisticamente parlando, infatti numerosi artisti fuggirono negli Stati Uniti per poter continuare la propria carriera, e molti rimasero lì anche dopo la fine della guerra. La popolazione doveva risollevarsi da anni di Nazismo e di dittatura, e svegliarsi dal sogno di un grande impero Tedesco, affosato miseramente insieme al suo ideatore, Adolf Hitler, e cominciare a ricostruire una nazione letteralmente a pezzi.
Io credo che il cinema, come qualsiasi altra forma d'arte sia d'aiuto per l'intera nazione. Soprattutto il cinema, che in quegli anni viveva il suo massimo splendore, doveva aiutare l'intero paese a trovare le forze e a riflettere sui numerosi errori che erano stati compiuti durante il periodo bellico.
Il film è un capolavoro, ignoto ai più . Un peccato.
Si può notare sin dalle prime battute i pensieri dei giovani tedeschi, pronti a combattere e a morire per la loro patria, vivendo la guerra come se fosse la normalità, un gioco. Ci lasciano senza parole i loro pensieri, poichè ormai tra i valori della nostra società ci sono quelli della pace e dell'antimilitarismo. Bensì io sia rimasto esterrefatto dalla loro lucidità, e dalla loro freddezza, a trattare un argomento molto delicato, e non da ragazzi, come quello di una guerra, che tra l'altro era già persa, ho provato molta tenerezza, e ho sperato fino alla fine che si salvassero. tutti Ero dispiaciuto perchè stavano pagando colpe non loro. Non mi riferisco all'uccisione del sergente che avrebbe dovuto proteggerli, ma alla loro ideologia, all'ideologia tedesca di quel periodo, felice di andare in battaglia per il proprio paese, pronta addirittura a morire per esso.
Ai giovani si affiancano le figure degli anziani soldati, i quali ,dall'alto della loro esperienza ormai consapevoli di cosa in realtà fosse la tanto fantomatica quanto desiderata guerra, cercano di indirizzarli su altre vie, di convincerli che tutto ciò che ha a che fare con la guerra è sbagliato.
Il film dunque è ottimo. Dai 7 ragazzi protagonisti,alla sceneggiatura, dalla regia alla fotografia, tutto è ben curato e ben svolto.
Die brucke(il ponte) è un film da fare vedere ai ragazzi di oggi, perchè capolavori che sappiano ben trattare un argomento così delicato si contano sulle dita di una mano.
Ovviamente il massimo dei voti, 5 stelle su 5.
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