Regia di Luis García Berlanga vedi scheda film
Cosa non si fa pur di piacere ai vincitori, specie se devono scucire un po' di grana! Un film fuori dagli schemi, ma da riscoprire.
Si tratta di una satira socio-politica, di crattere para-storico.
L'annuncio dell'imminente visita di Mr Marshall, che deve assegnare i fondi dell'omonimo piano, getta lo scompiglio in un paese delle desolate lande andaluse. Fervono i preparativi per l'accoglienza dell'illustre ospite, come pure si inizia a stilare la lista di richieste di contributo, per la quale le idee e le proposte, naturalmente, non mancano. In generale si tenta di dare al visitatore la migliore impressione possibile, anche falsificando la realtà e inseguendo, per l'immagine da dare. una certa retorica di laboriosità ed efficienza. Ma la verità spuppa fuori dallo stretto corsetto in ogni dove: le autorità sono impacciate e pasticcione, gli abitanti povera gente che recita un ruolo che non è suo, e l'organizzazione dell'evento appare come una grande maschera da indossare per nascondere la realtà.
Devo dire che mi è piaciuta abbastanza questa satira, anche perché non sfocia mai nella farsa e mantiene un certo equilibrio che sarebbe stato facile perdere. La buffonata è facile, ma la presa giro garbata e intelligente è una specie di quadratura del cerchio. Oggi, poi, se n'è perso lo stampo. Da apprezzare è anche la fantasia nella messa in scena, sicché il film non è mai ripetitivo o banale.
C'è solo qualche cantatina di troppo, e qualche sogno che si poteva fare meglio (ma avrebbero dovuto chiamare Bunuel...). Tuttavia l'operazione è riuscita.
Qualcuno rimarca che il piano Marshall non fu proprio attuato in Spagna, ma non ho informazioni certe in merito. Comunque, la piaggeria verso i vincitori non fu certo un fenomeno circoscritto, e anzi fu ben noto anche in Italia. È questo, in fondo, il soggetto del film, al di là dell'accuratezza storica.
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