Regia di John Sturges vedi scheda film
Probabilmente Sturges non sara'mai ricordato come uno dei migliori registi della storia del cinema,ma una cosa è indubbia il grande John sa raccontare storie come quasi nessun altro che sia sia cimentato nella Settima Arte.E questo discorso vale soprattutto per questo La grande fuga film di durata ragguardevole,siamo all'incirca sulle tre ore,ma di cui quasi non ci si accorge.E'un tipico prodotto hollywoodiano con un cast all stars di cui non si puo'fare a meno che restare ammirati.Furbescamente riprende l'intelaiatura de I magnifici Sette di qualche anno prima,ne cambia la cornice storicaa e l'ambientazione e sceglie un gruppo di attori formidabili che riusciranno a rendere questo film qualcosa di memorabile.Sicuramente l'immagine simbolo di questo film è Steve McQueen che compie evoluzioni acrobatiche su una moto(e lui era un appassionatissimo di motociclette) nella campagna tedesca per cercare di sfuggire ai tedeschi che lo stanno accerchiando.E rimane impresso nella memoria il suo personaggio artista della fuga mal riuscita,con animo guascone e con la sua palla e il guanto da baseball per tenergli compagnia durante il lungo isolamento.Sembra quasi ironico un titolo come questo visto che ben pochi di quelli che cercano di fuggire riescono nell'impresa e il finale ,dopo che Sturges aveva tenuto saggiamente la guerra sullo sfondo,ci ricorda che comunque una guerra c'era da combattere quando i tedeschi massacrano senza ragione 50 di quelli che erano fuggiti e la malinconia aumenta pensando che questo film è tratto da una storia vera.....
ottimo
veramente bravo
una vera roccia muscoli d'acciaio e mascella di granito
non male
un mito,uno dei pochi che ce la fara'
il simbolo di questo film...
dirige forse il suo film migliore
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SONO TOTALMENTE D'ACCARDO....le musiche...la dolcezza della musica che accompagna la "gita" in barca di Bronson (se non erro) e del suo compagno (li abbiamo visti entrambi ne LA sporca dozzina...)...la musichetta che accompagna le numerose entrate di Steve (mi piace chiamarlo così) in cella...l'interpretazione del fotografo (non sono così bravo da ricordarne il nome ma l'ho visto in altri films ed è bravissimo!) quando cerca di far credere (senza riuscirvi) di non essere cieco...e quando in fin di vita, ringrazia il suo compagno (aviatore americano) di averlo portato con sè, nonostante sapesse che era cieco..(Grazie...comunque...!) Film BELLISSIMO, pieno di umanità, senso di sacrificio, senso dell'onore---persino la figura del comandante del campo tedesco (ufficiale di arma combattente areonautica) che trasalisce quando legge che dei prigionieri fuggiti ne sono stati uccisi ben cinquanta, e non sa che rispondere al suo pari-grado (anche esso aviatore) inglese...ONORE, DIGNITA' , anche tra nemici...non è un caso se sarà sostituito da un SS....
il cieco è Donald Pleasence...BRAVISSIMO!!!!!
grazie :-))))))
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