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Viaggia, ragazza, viaggia, hai la musica nelle vene

Regia di Pasquale Squitieri vedi scheda film

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La recensione su Viaggia, ragazza, viaggia, hai la musica nelle vene

di mm40
2 stelle

Uno Squitieri - che scrive e dirige - originale fin dal titolo, questo Viaggia, ragazza, viaggia...; un film sulla dipendenza da eroina che si pone una serie di problematiche inerenti la questione in maniera non banale, rimanendo però sempre a cavallo fra il documentato e l'approssimativo. Per capirci, siamo abbastanza lontani dall'Amore tossico di Caligari (1983), manca quasi del tutto quello spirito verista che impone l'urgenza della tematica su quella estetica; ma per lo meno si intuisce pienamente lo sforzo, da parte di Squitieri, di voler approfondire lo scenario, di indagare la struttura psicologica dei personaggi coinvolti e delle relazioni che fra loro intercorrono (quasi tutte di impronta sadica o sadomasochistica, peraltro). Viaggia, ragazza, viaggia... si ricorda (poco, ma quel poco) essenzialmente per essere una delle ultime partecipazioni di Vittorio De Sica sul grande schermo, con una comparsata limitata alla parte iniziale della pellicola, esattamente come accade per un altro interprete di chiara fama come Leopoldo Trieste; nel nucleo centrale del cast però i nomi non sono eccelsi e questo a partire già dalla protagonista, l'italo-argentina Victoria Zinny. Le frequenti scene di nudo e le situazioni ad alto tasso erotico (orge, accoppiamenti svariati) sono praticamente figlie del loro (cinematografico) tempo e non hanno realmente granchè da dire; solo il rapporto saffico nel finale ha un suo perchè, che sarebbe poi la descrizione - che mostra una mentalità non esattamente aperta e progressista - di quanto in basso possa portare la dipendenza dalla droga. Fra momenti, come quest'ultimo appena descritto, sciocchi o inverosimili e altri più riusciti (soprattutto grazie a un sapiente uso del montaggio, curato da Mario Morra), il film offre comunque uno spaccato a suo modo interessante, quantomeno non convenzionale. Musiche di Manuel De Sica. 3,5/10.

Sulla trama

Discesa agli inferi della tossicodipendenza per una donna e madre abbandonata dal partner; vagherà per gli abissi dell'autodistruzione fra eroina, sesso promiscuo e perdita della coscienza.

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