Regia di Susan Stroman vedi scheda film
Nasce nel 1968: Per favore non toccate le vecchiette (The Producers), esordio nella regia di Mel Brooks (anche autore del testo) e irresistibili duetti tra il grande Zero Mostel e Gene Wilder. È un film cattivo, cinico, impudico e divertentissimo; racconta di un impresario in disgrazia che si fa finanziare gli spettacoli dalle vecchie signore che seduce e che, in società con un ragioniere timido e frustrato, decide di guadagnare una fortuna allestendo il maggiore flop di Broadway. Quattro anni fa, Brooks ha deciso di tramutare The Producers in un “vero” musical, diretto da Susan Stroman e interpretato da Nathan Lane (il seduttore di vecchiette, Max Bialystock) e Matthew Broderick (Leo Bloom). Un trionfo: 12 Tony Awards, repliche a non finire, versioni internazionali (compresa quella italiana con Enzo Iacchetti e Gianluca Guidi). Oggi, il film dal musical: stessa regista, stessi protagonisti, affiancati da Uma Thurman nella parte della sontuosa segretaria-soubrette Ulla e da Will Ferrell in quella del matto nostalgico nazista Franz Liebkind, autore dell’involontario successo di Broadway Primavera per Hitler. Certo, The Producers non è un film di Bob Fosse; non c’è una specifica ricerca cinematografica che accompagni lo spettacolo di Mel Brooks “dentro” lo schermo. Ciononostante, è divertentissimo. Retto da Lane e Broderick, memorabili, e dai testi sfrontati e politicamente scorrettissimi di Brooks, il film riproduce l’armonia e l’intelligenza che possono ancora trasudare da un “tradizionale” musical di Broadway. La macchina da presa esce per strada quando questo le consente di allargare la scena e il corpo di ballo (il numero delle vecchiette con il girello, Along Came Bialy), sta nella posizione frontale dello spettatore teatrale quando mostra Springtime for Hitler (per poi astrarsi con un omaggio a Berkeley), si chiude nella scena principale (l’ufficio di Bialystock) durante i duetti dei due protagonisti. Ok, The Producers film - versione 2005 - non inventa nulla nel campo del musical. Ma lo spettacolo originale è talmente vitale e inventivo da offrire materiale per ben più di un film.
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