Regia di Susan Stroman vedi scheda film
"Springtime for Hitler, and Germany...".
Le musiche e le coreografie di questo re-remake rimangono nelle orecchie e negli occhi degli spettatori, anche una volta usciti dal cinema: e sono senza dubbio la cosa più bella della versione 2005 di "The Producers: una gaya commedia neonazista".
Nato dalla mente di Mel Brooks nel 1968 e suo primo successo (in Italia noto col titolo Per favore non toccate le vecchiette, vincitore dell'Oscar per la migliore sceneggiatura), il film dimostra ancora una volta di essere senza tempo: nel 1998 divenne infatti un musical, scritto sempre da Brooks e trionfatore ai botteghini. Inoltre, 12 Tony Awards, l'Oscar del teatro.
Dopo qualche anno l'idea di produrre questo remake doppio (del film originale ma con le musiche e le coreografie - oltre al cast - del musical). Un esperimento riuscito, diciamolo subito.
Max Bialystock (Nathan Lane), produttore di Broadway dal passato (relativamente) glorioso e dal presente sommerso dai debiti, si trova costretto per sbarcare il lunario a sedurre anziane signore danarose per farsi finanziare i suoi spettacoli.
L'incontro casuale con il contabile Leo Bloom (Matthew Broderick), che diventerà successivamente suo socio e complice, gli porta altrettanto casualmente l'idea per un definitivo riscatto: raccogliere tanti soldi, promettendo a ogni finanziatore enormi percentuali sui futuri incassi, e produrre con questi un musical, spendendo però quasi nulla di quanto ricevuto e scegliendo il "peggio sulla piazza" per quanto concerne cast, regia e copione.
Risultato sperato: un flop totale, la chiusura dopo la prima sera e nessun obbligo verso i finanziatori (perché il 100% di zero e sempre zero).
La parte più divertente e coinvolgente della pellicola è sicuramente la ricerca del "peggio". Will Ferrell viene scovato su un tetto, nostalgico nazista allevatore di piccioni viaggiatori e autore del musical "Primavera per Hitler". Il regista prescelto è il "gayo" Roger DeBris - interpretato da Gary Beach. Uma Thurman è invece la svedese Ulla, splendida svedesona subito assunta dai due produttori come primadonna dello show - colf - segretaria.
Le prove e la messa in scena sembrano seguire gli esiti sperati, ma il finale lo lasciamo scoprire solamente in sala. Sono tanti i punti di forza di questo film (tra gli altri, l'ottimo cast e le coreografie) e molti meno i difetti (la resa eccessivamente macchiettistica dei personaggi omosessuali?). Una visione quindi caldamente consigliata, per una sana e spensierata serata primaverile.
E ora, ritornerei a cantare: "Springtime for Hitler, and Germany..."
(http://newamericancomedy.blogspot.com/2012/01/producers-2006-di-susan-stroman.html)
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