Regia di James McTeigue vedi scheda film
Barbaramente e barbosamente inconsistente.
Inghilterra, ucronia ambientata in un quando imprecisato. Un esagitato pseudodittatore neonazista ha preso il potere istituendo un regime paramilitare basato sulla paura e sull'indottrinamento delle masse. Ma un misterioso vendicatore mascherato, strenuo propugnatore della libertà, ha in progetto di ricondurlo a più miti consigli. E quindi, quale più disinteressato beau geste per l'umanità che distruggere la sede del parlamento inglese comprensiva del caro vecchio Big Ben, quando in gioco ci sono valori più alti, le idee e le speranze di un intero popolo? Un po' come se uno si prendesse la briga di distruggere il Colosseo e la basilica di San Pietro come atto di ribellione alle nequizie di Salvini&Di Maio: che genio, e che benefattore, tu che per schiacciare un insetto, mi fai saltare in aria con una carica di tritolo la casa.
Verbosissimo ed inestricabile papocchio di scemenze distopiche che fanno diventare verdi di bile gli autori di altri analoghi pretenziosi pamphlet di alto rango quali Brazil, Fight Club, Matrix (a dir la verità, lo zampino dei - o delle? - Wachowski c'è anche qua, d'altra parte le patetiche e futuristiche evoluzioni in slow motion a colpi di kung fu sono un marchio di fabbrica ahiloro inconfondibile). Questa abitudine oramai inveterata del cinema post-moderno ad accoppiare pulsioni fracassone e distruttive con melassa new age è demenziale oltreché un termometro significativo dei tempora e dei mores vieppiù decadenti. Guerre batteriologiche, pessimismi verso il futuro, idealismi d'accatto, finiscono tutti nel medesimo calderone fumante di aria fritta. Vien quasi desiderio di rivalutare Fusaro. Il più modesto e bistrattato Death Race 2000 inquadrava le stesse identiche tendenze in chiave più divertente e divertita: se proprio avete del tempo da buttare, fatevi un favore e cercate di recupare quello, e tutti questi prodigiosi pasticciacci frutto di abiezioni intellettualoidi gettateli nel cassonetto dell'indifferenziato più vicino.
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Di commenti insulsi se ne leggono su Filmtv.it, ma pochi arrivano al livello di questo.....
Scartabellando sul tuo profilo, amico mio, trovo una mezza stella attribuita a I quattrocento colpi, un'altra mezza stella a Il fiore delle mille e una notte, una magra sufficienza concessa quasi per pietà ad Arancia meccanica, più altre votazioni - chiamiamole - inconsuete o eterodosse. Io però non mi permetto di discutere i tuoi giudizi, hai piena facoltà di vedere le cose come meglio credi, e ti rispetto. Lascia tuttavia che rivendichi il mio sacrosanto diritto a dichiarare che SECONDO ME V per Vendetta è una porcheria. Evidenzio ancora, SECONDO ME. Come probabilmente, a giudicare dal tuo voto, il film di Truffaut è una palla mortale. Lo accetto.
Ciao giansnow89, ho apprezzato la tua risposta cortese a un mio commento che in effetti non era proprio simpatico.
Devo dire che io non commento nè recensisco film perchè non mi ritengo un esperto, ma spesso mi capita di leggere recensioni calate dall'alto, come se chi le scrive fosse un alter ego di Gian Luigi Rondi, senza che chi le scrive usi almeno un tono dubitativo riguardo certe affermazioni.
A volte giudizi dati senza nemmeno contestualizzare il film, come spesso capita con pellicole degli anni 60.
Quindi di riflesso, come per una specie di ripicca, mi è capitato di dare quei voti sui quali, giustamente hai avuto da ridire.
Ti dirò che la prima volta che ho visto "V per vendetta", complice probabilmente un infelice orario notturno, mi aveva fatto letteralmente schifo, poi riguardandolo l'ho rivalutato.
Tu hai il sacrosanto diritto di scrivere le tue opinioni, ci mancherebbe.
Probabilmente ho visto, a torto, nel tuo commento al film, un qualcosa di troppo saccente, come trovo spesso in molte recensioni su questo blog e, dopo averne letti di ben peggiori, me la sono presa con l'ultimo.....
Mentre invece, come dimostra la tua replica educata, non sembri proprio un tipo professorale.
D'ora in poi leggerò volentieri i tuoi commenti se riguarderanno un film che non conosco e ne terrò conto.
Ti ringrazio per aver compreso il senso della mia risposta. Rileggendo il mio giudizio (fra i più severi che abbia mai scritto) su V per Vendetta, riconosco di aver dato un'impressione di saccenteria che invece normalmente non mi appartiene. Non mi è piaciuto, purtroppo, sarà che avevo alte e altre aspettative che non sono state soddisfatte. Quanto ai mostri sacri cinematografici tanto cari a critici e giurati dormienti dei rinomati concorsoni, sapessi quanti mi danno il voltastomaco! Von Trier, Wenders, buona parte di Antonioni, quasi tutto Lynch, Miyazaki (ci fosse un suo film che mi ha fatto dire: toh, hanno ragione a dire che è un genio). Magari qualcuno di questi a te è anche autore gradito, eh eh. Al contrario impazzisco per gli spaghetti western, i gialli all'italiana, i poliziotteschi la cui gran parte viene bocciata all'unanimità. Stai tranquillo che da me non verrà mai (o quasi mai, nessuno è perfetto!) una manifestazione di disprezzo snob verso un film, o all'opposto un entusiasmo senza spiegazioni dettato solo dall'ondata della massa o dalla lettura del bigino di Mereghetti. Anche se il mio commentino a V per Vendetta di cui sopra lo lascerebbe intendere, si vede che ero particolarmente deluso. Ciao ciao!
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