Regia di James McTeigue vedi scheda film
"London's burning, London's burning//Fetch the engine, fetch the engine//Fire, fire! Fire, fire!//Pour on water, pour on water". Così dice una notissima filastrocca inglese per bambini, che significa: "Londra brucia, chiamate i pompieri. Al fuoco, al fuoco! Versate l'acqua!". Questo film è un po' così... una filastrocca per bambini che pretende di parlare di cose grosse e tragiche. Insomma, con suggestioni orwelliane, il regista ci parla di una Londra futura, ridotta da una pestilenza in condizioni più degradate di quella mostratatci da Kubrick in "Arancia meccanica", su cui domina un tirannello (John Hurt), che è un mix tra Hitler e il Grande Fratello di "1984". Qualcuno ha detto che è un fumettone ed io sono d'accordo. Curato, girato benissimo, interpretato da attori britannici di ottima scuola e da una delle poche attrici in circolazione capaci di mantenere un livello di dignità e bravura superiore a quello del proprio divismo, il film di McTeigue è noioso e troppo lungo, seppure un gradino meno lugubre e funereo del "Corvo" di Proyas, cui per qualche verso si avvicina. Un finale ad effetto non riscatta l'insieme, nel quale un messaggio positivo - tutti dobbiamo ribellarci alle dittature che ci opprimono e possiamo farcela se lo facciamo tutti insieme in nome di un'Idea - è proposto con il linguaggio roboante e con le frasi ad effetto tipiche sia del videoclip che della graphic novel odierna. In conclusione, direi che se ne può fare a meno.
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