Regia di Guillermo Del Toro vedi scheda film
Che cos’è un fantasma? Un evento terribile condannato a ripetersi all’infinito...
Nella Spagna Franchista e durante la Guerra Civile molti bambini vengono abbandonati al loro destino a causa della perdita dei propri genitori. In una remota zona agricola del Paese si erge un casolare gestito da Caseres e Carmen, segretamente simpatizzanti dei Repubblicani, che ne hanno fatto una sorta di orfanatrofio in cui ospitano numerosi bambini senza genitori o tutori. Qui arriva Carlos, un ragazzino pre-adolescente, che prestissimo si rende conto che dovrà fronteggiare due insidie: da un lato Jaime, il bulletto locale, dall'altra un'oscura presenza che gli si rivelerà piano piano mettendolo a parte di segreti inenarrabili...
Da un lato la quotidianità del vivere pur in tempi difficili, tra lezioni scolastiche, piccoli lavori e i giochi; dall'altro il racconto gotico, con i risvegli notturni, le misteriose apparizioni, gli antri oscuri e minacciosi dei magazzini della fattoria. E' soprattutto la luce a dividere i due momenti, tanto è vivida e abbagliante quella della campagna iberica, quanto fredda, buia e contrastata l'altra.
Giocando a mescolare i due momenti, ma con forte predilezione per quello fantastico e per certi elementi a suo modo ricorrenti in altre opere (vedasi il ruolo dell'acqua), Del Toro descrive l'evoluzione della perdita dell'innocenza di Carlos, quando quegli piano piano si rende conto che le vere minacce arrivano dal mondo reale piuttosto che da quello onirico e che spesso dobbiamo confrontarci con questioni ben più grandi di noi, adattandoci a comportamenti da cui può dipendere la differenza fra la vita e la morte.
I due mostri sacri del cinema di Almodovar (che qui cura la produzione) come Marisa Paredes e Federico Luppi qui fanno da comprimari ai loro più giovani colleghi, mentre una menzione va riservata anche a Eduardo Noriega nei panni del rabbioso Jacinto.
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