Regia di Tinto Brass vedi scheda film
Un Brass sporcaccione, esibizionista, sadomasochista, guardicchione impunito ed esaltatore di tette e culi: ancora nulla rispetto a ciò che saprà fare di qui in avanti. Alle prime armi per quanto riguarda il suo cinema più latamente inteso, ma oramai alle ultime per il cinema vero, Tinto si dedica al fenomeno del nazismo - in cui bene si inserisce il discorso su sadismo e masochismo, componenti fisiologiche dell'uomo - con scarso interesse storico (ma probabilmente sincero), per mettere piuttosto in scena una storia in cui già imperversano i canoni e le tematiche più tipici della sua carriera: oltre alla violenza ed al sesso, il voyeurismo, la prostituzione, il rapporto di potere nella coppia. Cosa ci facessero in tanta scarsezza di idee la Thulin, Berger ed uno sceneggiatore del calibro di De Concini, rimane difficile da spiegare. Brass un passo prima del baratro.
Un bordello viene requisito dai nazisti per farne il proprio locale di svago sessuale, raffinato ed esclusivo. In realtà si tratta di una tattica per controllare gli ufficiali di passaggio e metterli alla prova.
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