1940, Berlino. Agli albori del conflitto, i soldati si recano al bordello di lusso (Salon) gestito da Kitty Schmidt. L'ufficiale Wallenberg ha l'idea di trasformarlo in una sua personale centrale d'ascolto, sostituendo le prostitute con donne di provata fede nazional socialista al fine di scoprire traditori e segreti incoffessabili. Ma Margherita si innamora del disfattista Hans e si ribella...
Note
Debutto nell'erotico per il maestro del genere Tinto Brass che chiese di togliere il proprio nome dai titoli a seguito di tagli imposti dalla censura. La sceneggiatura si basa su una storia vera, mentre la regia, pur lanciando il nazi-porno, si basa sul meglio del grande cinema (da Rossellini alla Cavani).
Brass gira il suo primo erotico e assieme al Salò di Pasolini diventa fonte di ispirazione (non solo italiana) per un nuovo filone: il nazi porno. Benché Salon Kitty sia incorso in problemi di censura, forte e significativamente incisivo appare il discorso critico avanzato dal regista, sugli effetti devastanti di chi aspira avidamente al potere.
Rivisto e rivalutato: oltre al buon cast, Brass è ancora nel suo miglior periodo, per poco. Il film si regge più grazie alla realizzazione che al soggetto in sé: belle scenografie, bella fotografia, bel montaggio. 7 1/2
Berlino, 1939. Il gerarca nazista Wallemberg (Helmut Berger) conduce un'operazione di spionaggio, che prevede di allocare nel bordello di Kitty (Ingrid Thulin) donne tedesche non professioniste, al fine di carpire informazioni segrete sui militari che frequentano il locale, e risalire così ad eventuali cospiratori. Succede però che Margherita (Teresa Ann Savoy),… leggi tutto
Il film, quasi, di passaggio di Brass, dopo di che ha mirato tutte le sue cartucce nel più remunerativo soft porn. Qui notiamo già, con il senno di poi, alcuni tratti che oggi ce lo fanno riconoscere, e cioè quando affonda nel pecoreccio sia parlato che visivo, ma il film vuole apparire diverso, scegliendo un genere abbastanza insolito pieno di contaminazioni, anche… leggi tutto
Un discorso sull'immoralità del potere, nella sua incarnazione più brutale e subdola al tempo stesso, cioè quella del Reich nazista. Ma è un discorso che il già provocatorio Brass estremizza, abusando, oltre che delle proprie ossessioni sessuali, dei riferimenti ad altri film del periodo, dal "Portiere di notte" (1974) a "Salò" (1976), passando per "La… leggi tutto
"Visitatore, osserva le vestigia di questo campo e medita: da qualunque paese tu venga, tu non sei un estraneo. Fa che il tuo viaggio non sia stato inutile, che non sia stata inutile la nostra morte. Per te e per i…
Berlino, 1939. Il gerarca nazista Wallemberg (Helmut Berger) conduce un'operazione di spionaggio, che prevede di allocare nel bordello di Kitty (Ingrid Thulin) donne tedesche non professioniste, al fine di carpire informazioni segrete sui militari che frequentano il locale, e risalire così ad eventuali cospiratori. Succede però che Margherita (Teresa Ann Savoy),…
Kitty Kellermann è la più nota tenutaria di bordelli di Berlino, ed il suo Salon Kitty il più noto locale per soli uomini della città, noto per l'eterogeneità delle ragazze che collaborano nella struttura, provenienti da ogni luogo.
Le massime autorità delle SS, decidono di punto in bianco di sfrattare le ragazze si Kitty, per sostituirle con giovani…
Carissimi coutenti, mi sento in dovere di ringraziarvi tutti per l’inaspettata adesione a quella che normalmente si dovrebbe definire recensione ma che, nel caso specifico, sarebbe più opportuno ritenere…
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Commenti (4) vedi tutti
Brass gira il suo primo erotico e assieme al Salò di Pasolini diventa fonte di ispirazione (non solo italiana) per un nuovo filone: il nazi porno. Benché Salon Kitty sia incorso in problemi di censura, forte e significativamente incisivo appare il discorso critico avanzato dal regista, sugli effetti devastanti di chi aspira avidamente al potere.
leggi la recensione completa di undyingGoffo tentativo.
commento di moviemanRivisto e rivalutato: oltre al buon cast, Brass è ancora nel suo miglior periodo, per poco. Il film si regge più grazie alla realizzazione che al soggetto in sé: belle scenografie, bella fotografia, bel montaggio. 7 1/2
commento di kotrab