Regia di Charles Vidor vedi scheda film
Ispirato alla storia di Joe E. Lewis, cantante di rosee prospettive, che, rifiutatosi di lavorare per un malavitoso, venne aggredito da sgherri di questi, gli vennero danneggiate le corde vocali, e venne sfregiato: di seguito, si riciclò come comico su palcoscenici di basso livello, per risalire la china faticosamente, e giocandosi però la vita privata e sentimentale. Veicolo da star, con Frank Sinatra che, visto che si parla di un cantante, intrattenitore eclettico, "Il Jolly è impazzito" è un dramma che vede un protagonista in ascesa, caduta, ripresa, ma condizionato sia dai traumi subiti che da un attitudine autodistruttiva che gli fa perdere più di una donna che ama, e una tendenza alla bottiglia che complica inevitabilmente le cose: interpretato con passione dalla star di "Da qui all'eternità", molto del positivo lo deve appunto alla prova di Sinatra, il quale fece vincere al lungometraggio un Oscar per uno dei suoi classici, "All the way". Qua e là prolisso, soprattutto nella seconda parte, punta verso un finale moderatamente edificante in cui l'immagine riflessa del personaggio principale lo interroga e lo induce a ritornare sui suoi passi per correggere gli errori commessi. Diligente nella regia Charles Vidor, ma non particolarmente memorabile.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta