Regia di Charles Vidor vedi scheda film
Ispirato alla vera storia di Joe E. Lewis: nella Chicago degli anni ’20 un cantante di night fa uno sgarbo a un boss, che lo punisce facendogli tagliare le corde vocali; lui sparisce dalla circolazione, si riduce a fare il guitto da avanspettacolo per sopravvivere, poi viene riscoperto e diventa un celebre cabarettista, ma annega nell’alcool. Cercavo da parecchio tempo questo film, ora finalmente disponibile in dvd, e come succede spesso un’attesa prolungata crea aspettative eccessive. All’inizio promette bene, poi smarrisce l’equilibrio: troppo stiracchiata la parte centrale con Jeanne Crain, troppo striminzita quella finale con Mitzi Gaynor (attenzione: il Mereghetti confonde le due attrici), troppo canina la fedeltà di Eddie Albert all’amico, troppe le canzoni cantate da Sinatra (anche se All the way, vincitrice dell’Oscar e ribattezzata Perdutamente nell’edizione italiana, è molto bella). Ma l’ultima scena è suggestiva: al termine dei giochi, quando ci si ritrova a fare i conti con il passato, resta solo il colloquio con i propri fantasmi personali.
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