Regia di Giorgio Simonelli vedi scheda film
Lidia è contesa fra il canterino Sandro, povero ma onesto, e Mario, gambizzato e violento. Sceglie il primo e il secondo, dopo un incidente, approva l’unione.
Nel corso degli anni Cinquanta Claudio Villa, sulla breccia come cantante, ebbe un gran daffare anche con il cinema: un vero e proprio superlavoro che lo portò a girare perfino 4 o 5 pellicole nell’arco di un solo anno solare. Nel 1954 fu protagonista di questo Canzone d’amore, un film che ricalca senza fantasia gli stereotipi del genere melodrammatico a cui questa tipologia di opere si rifà; l’amore fra due giovani è contrastato da un terzo elemento che, alla resa dei conti, è costretto ad arrendersi. Nient’altro, nella trama. Ma nel frattempo il protagonista melomane di turno si è esibito plurime volte, anche quando le sue performance canore non erano dettate da alcuna ragione logica in linea con la narrazione: e questo, per le finalità del film, è semplicemente fondamentale. Fra gli altri interpreti qui si possono annoverare Maria Fiore, Beniamino Maggio, Walter Santesso, Alberto Talegalli, Silvio Noto e Bruna Corrà; la sceneggiatura è firmata dal regista, da Nicola Manzari, da Alberto Vecchietti e da Baccio Agnoletti, da un soggetto di quest’ultimo. Simonelli quell’anno licenziava altri due lavori, entrambe commedie: Era lei che lo voleva! (in tandem con Marino Girolami) e il più riuscito Accadde al commissariato. 2,5/10.
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