Regia di Howard Hawks vedi scheda film
Due cacciatori si uniscono a un gruppo di trafficanti di pellicce in un viaggio fluviale per aprire una nuova via di commercio e sfuggire al controllo di una compagnia monopolista. Grandi spazi aperti, respiro epico, amicizia virile. A proposito di quest’ultima c’è chi ha visto una certa ambiguità nel rapporto fra i due protagonisti; in realtà mi sembra che, con la contrapposizione fra un uomo maturo e un giovane, essi ripropongano piuttosto il rapporto padre-figlio che era già ne Il fiume rosso (Kirk Douglas, Dewey Martin e Arthur Hunnicut, pur senza esserne le controfigure, corrispondono molto chiaramente al terzetto Wayne-Clift-Brennan che del resto fa da matrice allo schema di tutti i successivi western di Hawks). Comunque c’è anche una rivalità amorosa alimentata dalla felina principessa indiana Elizabeth Threatt (che era davvero figlia di una cherokee), in quella che è rimasta la sua unica apparizione cinematografica.
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