Regia di Ugo Novello vedi scheda film
Un contestatore trova pace solo in una posizione yoga, quella in cui occorre stare a testa in giù e gambe all'aria. Per risolvere i suoi dubbi e le sue ansie decide di trovare un serial killer e di ucciderlo.
Meno banale di quanto si potrebbe pensare dalla trama e dalla confezione a budget parecchio limitato, "Testa giù gambe in aria" (così nei titoli di testa della pellicola) rappresenta il debutto dietro la macchina da presa di Ugo Novello, fino a quel momento assistente regista per Marco Bellocchio in Nel nome del padre (1971) e in qualche produzione minore. E' il ritratto di un malessere sociale che prende evidentemente le mosse dal Sessantotto - e quindi già solo per questo arriva in netto ritardo - per raccontare la lucida follia e la folle lucidità della modernità; il copione, non privo di qualche interessante affondo psicologico, è frutto dello stesso Novello e di Maurizio Mazzotta. Il protagonista è un azzeccato Corrado Pani; Marina Malfatti, Piero Vida, Maria Pia Conte, Andreina Paul e Daniela Caroli costituiscono il resto del nucleo centrale del cast, invero piuttosto modesto. Nel complesso un'opera dalla portata ridotta, certamente, ma leggermente più ambizioso della media dei prodotti di genere di quel periodo e meno 'presuntuoso' dei lavori pseudoautoriali dalle affini tematiche. Grandioso il tema Head down! di Renato Serio, autore di una buonissima colonna sonora. 3,5/10.
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