Mario, nove anni, è stato affidato dal Tribunale dei Minori a Giulia e Sandro, una coppia di quarantenni della borghesia colta e agiata. Giulia si trova perfettamente a suo agio come madre putativa, mentre Sandro è intimidito dalla presenza del bambino. Mario si ritrova a vivere in un mondo completamente diverso da quello che ha conosciuto fino a quel momento, diviso tra la nuova famiglia e la sua vera madre...
Note
Un'asciutta risposta all'enfatica retorica dei Ragazzi di Scampia guidati dal cantante Gigi Finizio al Festival di Sanremo ce la regala Antonio Capuano, erede naturale, ideale e spirituale di Sergio Citti, pur se spostato qualche chilometro più in basso dello Stivale, nel degrado assoluto di una regione, la Campania, e di una zona, quella del napoletano, che da tempo hanno tristemente oltrepassato la soglia della dignità umana.
Come film rimane molto pesante e impegnativo, la trama è eccellente, la regia efficace come la ottima braura dei protagonisti. Il ritmo invece rimane molto lento. Comunque è un film da vedere.
Semplice, pungente, a tratti ferocie per la sua ostentata imparzialità. Capuano sceglie nuovamente un tema delicato e dove e' difficile la suddivisione delle intenzioni e delle verità.
Un tema delicatissimo e spinoso, come solo Capuano poteva scegliere, solo che qui ha saputo benissimo far emergere i conflitti e i disequilibri, umani e sociali del problema, attraverso il danno di un infanzia violata e quindi compromessa e che una società come la nostra non sa far ritornare al suo giusto equilibrio. Qui la famiglia non riesce a centrare ed a comprendere, con… leggi tutto
La critica si è sdilinquita su questo film gelido come una nevicata sopra Torino, cosa peraltro sorprendente visto il soggetto. Ma Capuano ci riesce eccome a marmorizzare il pubblico perché mette una caterva di carne al fuoco, e oltretutto si dimentica di accenderlo. Cosa ci voleva, dico io, a scegliere una strada tra le tante che il film propone e andare fino in fondo? Perché poi fare della… leggi tutto
l'osservazione quasi entomologica su un personaggio femminile inquieto, fragile nei suoi errori e così umano nei desideri, per quanto plaudita dalla critica nostrana, condiziona il coinvolgimento nella pur interessante storia. Il distacco ha più a che fare con la freddezza che con la lucidità ed è un vero peccato. Oggetto curioso nel panorama nazionale, originale ma non completamente… leggi tutto
Mario è un bambino ribelle e irrequieto. Ha nove anni e il Tribunale dei Minori lo hanno affidato a Giulia (Golino) e Sandro (Renzi), una coppia di quarantenni dell'alta borghesia. Lei è iperprotettiva, tollera tutto e perdona qualsiasi cattiveria. Lui è assai più razionale, viene rifiutato dal ragazzo e, stremato, finisce col tornarsene a vivere dai genitori. Alla…
Sembra che anche la storia del film trattandosi di dessè desti spunti di ragionamento, il piccolo con genitori neanche trentenni o poco più ai quali non appena li ha incontrati ha cominciato a fargli degli inchini e questo ci fa comprendere la pluriennale situazione, a loro inchini per sè e le difficoltà magari a chissàquali cittadini vorrebbe regalare dei…
Storia di un adozione difficile,anzi impossibile.Bambino sottratto alla famiglia naturale, in quanto "problematica" e indigente,in quel di Ponticelli,quartiere napoletano degradato e malfamato, viene accolto da una donna dell'alta borghesia, che si prodiga in tutti i modi per farlo integrare nel suo mondo,anche assecondando i suoi capricci e sopportando le sue bizze.Ma la missione fallisce,anche…
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Commenti (7) vedi tutti
sottoscrivo il commento di andenko (e che dire, fra le molte strampalate, dell'"Encomio di Valeria"?)
commento di kahlzerNoioso, dialoghi cervellotici.
commento di andenkoMolto realista e pessimista
leggi la recensione completa di Furetto606
commento di arcarsenalCome film rimane molto pesante e impegnativo, la trama è eccellente, la regia efficace come la ottima braura dei protagonisti. Il ritmo invece rimane molto lento. Comunque è un film da vedere.
commento di XANDERSemplice, pungente, a tratti ferocie per la sua ostentata imparzialità. Capuano sceglie nuovamente un tema delicato e dove e' difficile la suddivisione delle intenzioni e delle verità.
commento di raffaelCuore sacro girato un filo meglio.
commento di joseba